Sono partito per un viaggio sulla Luna,
Ci vado in cerca di fortuna.
Sono in trepida attesa,
Perché è rapida la discesa.
L'allunaggio è tranquillo,
Qualcuno sembra brillo.
Davanti alla nostra astronave
Protesta uno degli ultimi
Testimoni della guerra sul Piave.
Vi è anche l'Adriano nazionale
Canta e recita a modo suo
Per le navicelle sulla nostra rotta
Ia collisione, poi un'improvvisa botta
E capisci il perché del razionale
Sentimento di disperazione
Del cantante molleggiato,
Sul suolo lunare la navicella
Sventrata mostra rifiuti di ogni sorta
Perfino una splendida porta.
2 poesia
Sotto la cupola
Ho chiesto al grande comitato
Se per me povero disoccupato
Vi era una buona sistemazione.
Mi hanno messo al puntatore,
Faccio il turno a tutte l'ore
Per scongiurare indesiderati
Allunaggi di navicelle,
Cariche di rifiuti in putrefazione.
Mi danno vitto e alloggio.
Il cibo consiste in pillole caramellose,
L'alloggio un buio vano sotto la cupola e
Non ho più il cane a farmi compagnia.
Per fortuna scrivo ancora poesie.
Il tempo in questo lavoro
Invero di poco decoro,
passa molto lentamente
Ed io cerco inutilmente
Di viverlo dolcemente
(succhiandomi la caramella)
Terza poesia
Mi ha preso la malinconia
Ormai non ho più testa,
Ma quella non l'ho avuta mai.
La nostalgia della terra
Mi ha colpito, proprio come
l'effetto Serra.
Sono partito con l'astronave
Delle ventitré.
L'azienda all'arrivo sulla terra
Ci pagherà un buon caffè.
Tutti siamo felici e contenti,
Le hostess sono belle e saccenti.
Entrati nell'atmosfera terrestre,
Crediamo di essere ritornati sulla Luna
Per via delle navicelle, cariche di rifiuti,
Che l'Amia racconta di aver distrutti.
Ormai cielo e terra sono in balia
Di questa grande frenesia.
Il pianeta abitato dagli uomini
È sull'orlo del collasso sociale.
Lo salverà il mondo animale?