martedì 31 dicembre 2013

La gru.

La gru
Sulla spiaggia flagellata
Dal vento, l'uomo col fucile
Colpi mortalmente una gru.
Poi presa la preda, tornò a
Casa e la consegnò al cuoco,
Raccomandandogli di cucinare
Il grosso uccelli e servirglielo
l'indomani con un abbondante
Contorno.
Il cuoco segui a puntino le
Istruzioni del suo padrone.
Preparò patate e carote per
Un contorno ricco e gustoso.
L'odore dell'arrosto  era
stuzzicante e il goloso cuoco
Si lasciò tentare da una coscia
Del prezioso volatile e così la gru
Rimase con una coscia.
La costernazione del suo padrone
Fu pari alla sfacciataggine del
Cuoco, che interpellato dal padrone
Di casa, rispose con noncuranza:
Padrone le gru hanno una sola
Zampa, in qualunque foto sono
Infatti ritte su di una sola zampa.
Il padrone non disse niente, ma
L'indomani svegliò il servo e
Lo portò sulla spiaggia, dove
Molte gru erano radunate e disse
Al servo: Guarda Chichibio, il
Padrone battè  le mani e le gru
Abbassarono l'altra zampa e.....
Il resto lo sapete. Quello che
Ignorate è che nel mondo ci sono
Migliaia di furbi Chichibio che
Cercano di frodare il prossimo.
Non sempre però il furbo la fa
Franca.

Viva l'Italia

Viva l'Italia
Così gridavano i patrioti
Qualche secolo fa: Viva
L'" Italia! Ormai questo
 Grido esplode solo  negli
Stadi e ahimè sempre
Più raramente, almeno
Per quanto riguarda il
Calcio.
I grandi campioni di
un tempo che fu, oramai
Non ci sono più.
Dobbiamo  accontentarci
Delle sagre paesane?
Accettiamo di buon grado
La lezione di calcio, che
Viene dalla Spagna o dalla
Inghilterra.
Sarà l'effetto serra,
Ma i nostri campioni
Hanno perso lo smalto
E non sono più in grado di
Fornire grandi prestazioni
I tanti soldi li hanno così
Ben foraggiati da trasformarli
Da puledri purosangue in
Miseri, deboli ciuchini.

Liolà

Liolà
Liolà va bighellonando per la città.
Ella ha mangiato a sazietà
E non fa che correre felice
Nel grande parco cittadino.
Un bambino sta mangiando un gelato
E la bimba birichina, stuzzica il
Piccolino e lo infastidisce a tal
Punto da farglielo buttare
Indispettito dalla punzecchiature
Della bimba birbantella.
Poi Liolà ad un Signore serio
Serio chiede petulante una
Caramella. Poi si allontana verso
Una carrozzella, lasciata incustodita
E spaventa il cavallo,che impaurito
Semina il panico tra gli automobilisti.
Liolà la redarguisce d'improvviso
Un'attempata signora. E la zia Sofia
Afferra la bambina e la riporta a casa.
Finalmente!!!!!

Nostalgia.

Nostalgia.

La tenera età della ragazza,
Lasciata nella madre patria,
Da un  padre premuroso, ma
Fanatici militare, costrinse
La madre a mettere in collegio
La ragazza. La donna troppo
 Impegnata a conquistarsi lo
Amore dei cicisbei, trascurava
La famiglia  e tutte le amicizie.
Per Elena non esisteva altro
Che la sua bellezza, frequentava
Giovani damerini, ricchi e
Viziato e rifiutava categoricamente
Gli inviti del coniuge di raggiungerlo
In un paese sudamericano.
La bellezza infine sfiorirà e la donna
Si isolerà nella sua casa, decisa a
Non mostrarsi più in società.
L'amore e la pietà si incontreranno
Finalmente. L'amore del marito
Conquisterà la pietà della donna
Che viveva di nostalgia, per la
Bellezza perduta e per gli amanti
Fuggiti via. E la donna recupera
Quel po' di amor proprio che la
Aiuteranno a sopravvivere nella
Sopraggiunta vecchiaia.

la luna e la lupa

La luna  e la lupa
Correva in mezzo ai boschi della Sila.
Il luccichio del suo pelo  al chiaro di
Luna era come di metallo, lucido,
Brillante, il suo ululato, spaventoso.
Molte leggende si diffondevano
Tra gli abitanti del paesino calabrese.
La paura teneva tappati  in casa,
Tutti gli abitanti ed aumentavano
A dismisura i fatti misteriosi imputati
Alla terribile belva, con gli occhi rossi
Da demonio e le zanne terribili, capaci
Di stritolare in un Fiat qualunque cane.
Il parroco benediceva tutti i luoghi
Pubblici per tenere lontano quel
Terribile lupo, pardon, lupa.
Fu un cacciatore di frodo, che
Entrato nei boschi per cacciare
Selvaggina, protetta dalle leggi,
Colpi a morte la terribile lupa,
Al chiarore di una luna piena,
Che solo un cacciatore Princi-
Piante avrebbe potuto prendere
Una così grossa bestia per ina
Volpe. La popolazione fu
Molto  rallegrava da questo
Fatto e nessuno denunciò
L'incauto cacciatore.

lunedì 30 dicembre 2013

Sorgente

Sorgente.
La luce è una sorgente,
Come l'acqua della fonte,
Come la voce dal tuo petto,
Come l'amore dal tuo cuore.
SORGENTE!

Omosex

Omosex
Omosex è forse un sinonimo
Di una parola tabù negli anni
Sessanta, ma in auge al giorno
D'oggi? L'estero sessuale, quel
Che se ne dica, è ancora la
Cosiddetta normalità, anche
se ciò è tutta da dimostrare.
L'omosessualità come ognuno
Di noi sa, esiste fin dall'antichità.
È inutile ascoltare gli anziani,
Che ad ogni piè sospinto non
Dicono altro: Ah questa
gioventù, ai miei tempi....
E fa finta che la moralità
Era retaggio dei giovani
D'un tempo. È ovvio che
Questo non è vero. I giovani
Sono la risorsa delle generazioni
passate e saranno i giovani a
salvare questa società sull'orlo
del collasso socio economico.
 Solo i giovani e sono la maggioranza,
quelli che apportano un grande
contributo alla comunità. Solo
 i giovani prendendo in mano
le redini di questa imbelle società,
 nel breve periodo faranno
 quel cambiamento tanto auspicato
e mai finora realizzato.

Gioiosa, celeste armonia.

Gioiosa, celeste armonia.
Saliva come un razzo,
 verso la beatitudine celeste.
Aveva dato la sua vita
Per la sua patria. Era gioioso
E conscio di aver meritato
La serenità dell'aldilà.
Aveva salvato i suoi fratelli,
Fratelli della stessa nazione
E la vittoria sarebbe stata
Anche sua e la sua donna
Avrebbe  ricevuto  una medaglia
Al valore militare.
Si è vero, lui non ci sarebbe stato
Più per lei, nè per i suoi figli,
Ma la patria, la patria...........

La trota.

La trota
Il fiume era turbolento
L'acqua scendeva a valle
In cascate sempre più alte
E sempre più pericolose.
In quella parte del grande
Mississippi l'uomo stava
Lontano, la facevano da
 Padroni le trote, che
 Risalivano la corrente e
I furbi orsi, che le prendevano
Al volo quando questi pesci
In prossimità delle cascate
Saltavano all'indietro.
E la trota  Meraviglia seguiva
Trepidante il suo bel trotino.
Quando l'orso yoghi, gran
Ghiottone stava afferrando il
Suo Bobbino, essa non ci pensò
Due volte e con un gran salto
Andò a finire nella bocca del
Plantigrado, salvando la vita
 del suo Trotino, oh grande
Amore di mamma!

Aquiloni

Aquiloni
Volano come gabbiani impazzito,
Nel cielo sgombro di nubi, sono
Degli splendido aquiloni multi-
Colori ed i bambini li guidano
Con magistrale perizia. Nessuno,
Meglio di loro, apprezza questi
Aeroplani di carta.Il cinesino
Chun ci li   ha inviato un messaggio
Al collega John Smith : Ricordati,
Gli ha scritto, che tutti gli aquiloni,
Di qualunque colore, sono tutti uguali,
Proprio come noi bambini.

Il cielo

Il cielo
Il cielo è azzurro ed il sole
Splende caldo ed afoso.
Una foschia sottile Rende
Confusa la visualità, è come
L'uomo politico, che vi guarda
Fisso e non vi vede. Voi  per lui
 siete un numero, precisamente
Un elettore. Se voi lo votate
Farete di lui un uomo felice
E per l'assegno ben robusto
Che incasserà e per i tanti
Benefit alla carica connessi.
I nostri politici sono dei buoni
Padri di famiglia, vedi Bossi.
Invero sono in po' attaccati
Ai denari, Ma che  ci volete
Fare? A forza di parlare di
Miliardi, anch'essi vorrebbero
Imitare il buon Berlusconi.
Dove? Ma nelle grandi vittorie
Elettorali e nelle grandi riforme
Proletarie. Viva il popolo!!!!!!

L'autora

L'aurora
Le luci  dell'aurora disegnano,
Sul mondo ancora addormentato,
Una scenografia da fiaba.
Il sole caldo del giorno farà
Svanire questo mondo
Fantastico e il rumore
Assordante delle nostre  città,
Dissiperà irrimediabilmente
L'habitat naturale dei nostri
Sogni. Col nuovo giorno,
Tutto si ripeterà per
L'eternità!+

La vita

La vita
I giorni passano veloci,
La vita scorre come
un fiume in piena.
Miriadi di colori
Invadono i miei  sogni.
La fantasia arricchisce
Un'esistenza grigia, opaca.
Il tempo da ad ognuno
La sua Mercede.
Tutti riceviamo quanto
 abbiamo seminato, senza
Alcuno sconto e senza
Alcun regalo.
Il bambino che è in noi
Spesso gioca con la vita,
Ma il gioco non sempre
Finisce bene.

Trieste

Trieste
Terra di frontiera,
terra di rivendicazione.
Che non sia la solita lezione
Di un'insegnante reazionaria,
Legata alle gloriose tradizioni
Patrie, innamorata del perfetto
Balilla, sogno dell'ieri, mai
Realizzato, nemmeno nel suo
Uomo innamorato.
Gli uomini vissuti nell'era
Pseudo gloriosa del fascismo,
Si sono spesso scontrati sia
Fisicamente che ideologicamente
Con i giovani della nuova era.
E così continuerà ad essere
Generazione dopo generazione,
Finchè la ruota marcerà nella
Strada della vita.

domenica 29 dicembre 2013

Il gioco

Il gioco
Il gioco è sempre stato il male
 principe delle società opulente.
 Chi è preso in questo vortice,
non sempre riesce a venirne fuori.
L'anno scorso è assurto, si fa così
 per dire, a malattia cronica sociale.
Sarà malattia invalidante? Il giocatore:
Di questa figura, oggi in auge,
Hanno scritto grandi scrittori e di
Conseguenza hanno'' fatto ''molti
 Films. Di ogni mestiere e di ogni
Vizio è nato lo stereotipo. Oggi
L'uomo moderno  ha una grande
Varietà di giochi su cui scommettere
E non si fa pregare. Per cui lo stato
Invece di proibire i giochi in quanto
Reputati pericolosi per la salute, li
Incoraggia e li tutela per le tasse
 che essi versano nelle  casse dell'erario.

Le foglie

Le. Foglie.
L'autunno strappa
le foglie dall'albero,
Ma dall'albero della vita
Le verdi foglie vengono
Strappate dalla furia
Omicida degli uomini,
molto più pericolosi ,
Delle bestie più feroci.
Le bestie rispettano
Sempre i cuccioli delle
Proprie e delle altrui
Specie, Lo stesso fanno
Quelle razze considerate
Incivili;  mentre appartengono
Alle cosiddette nazioni civili
I cittadini che commettono
I crimini più efferati.
NON C'È BISOGNO DI COMMENTI.



L'albero

L'albero
La quercia si erge alta, forte, verde.
La linfa scorre rigogliosa nel suo
Possente tronco che guarda lontano.
Poi d'improvviso cadono le foglie
E l'albero sembra morire. I suoi
Rami nudi gridano al cielo la
sua pena.
L'albero vorrebbe migrare
Verso altre terre, verso le acque
Vivificanti della vita, là dove
La parola del Signore giunge
Alle orecchie dell'uomo sia
Buono che malvagio ed a
Ognuno il Signore da quel
Che egli ha cercato nella vita.
L'albero ritornerà a vivere,
Quando la linfa tornerà a
Far germogliare dai suoi
Nudi rami le gemme della
Speranza.

La famiglia

La famiglia
Cosa sia la vita in  famiglia
È un dato comune a noi tutti
E non è certo meraviglia,
Che capitino litigi e dissapori.
La famiglia è un'istituzione
Sacra, religiosa. Nel  sud
Dell'Italia la famiglia è
Una complessa ramificazione
Di amicizie e di interessi. La
Famiglia all'epoca dei romani
Era ancor più importante  di
quella d'oggi.
Un giorno il mondo sarà una
Grande e colorata famiglia?
Il pater  familias era allora
Il capo indiscusso della sua
"dinastia'' ed aveva sui suoi
Discendenti poteri di vita e
Di morte.
Nell'800 abbiamo il padre
Padrone, nel 900 dopo l'era
Fascista la famiglia ha una
Buona evoluzione e diventa
Unicellula. Nei giorni nostri
Tendiamo tutti a diventare
Cittadini del mondo sotto
La spinta della rete di internet.
 Un giorno la terra sarà una sola
Grande e colorata famiglia?

Morale comune

Morale comune.
L'uomo vagava come un'anima in pena.
Parlava tra sè come un matto, incurante
Delle persone che incontrava e non si
Curava di rispondere a chi,  conoscendolo,
 Lo salutava. Nella sua mente solo un chiodo
Fisso, un pensiero  che non voleva lasciarlo.
Aveva una forte passione per la  sua collega
 Di lavoro, Anna, ne era proprio pazzo e
Lei, anche se lui non si era dichiarato, gli
Dimostrava un'istintiva simpatia.
Giovanni aveva  quindi  buone speranze
Di riuscire a fare della bella Anna , la sua
Compagna per la vita.
Nello stesso reparto lavorava Carlo, un
Galletto superbo ed arrogante, Anche
 Questi faceva il filo alla sua Anna. E
Lei sembrava gradire le sue attenzioni,
Ma era semplice cortesia, di sicuro.
La bella Anna quando parlava con lui
Aveva un'altra intonazione di voce,
uno sguardo dolce, quasi carezzevole
E lui, stupido, non si era ancora  dichiarato.
Domenica avrebbe invitato la collega
Ad una cena a due, poi l'avrebbe portata
A ballare e sicuramente sarebbe nato il
Grande amore.
Mentre così fantasticava, aveva sentito
 Carlo fare la sua proposta, alla sua Anna.
Lei lo aveva ringraziato, con la sua bella
 Voce armoniosa e carezzevole e Giovanni
Era quasi scappato, infuriato co se stesso
E deluso da Anna. Ma non  aveva sentito
la risposta della  ragazza all'invito di Carlo.
 Giovanni era sicuro che i due  sarebbero
 usciti insieme, si  sarebbero divertiti alle
 sue spalle e poi  avrebbero concluso la
 serata in qualche  discoteca e quel gallinaceo
avrebbe fatto la festa alla........
 No, non era possibile, non potevano finire
 così i suoi sogni. Finalmente
Giovanni si decise, ritornò sui suoi passi,
Rientrò in fabbrica, quasi aggredì Carlo, ma
Diventò un agnellino balbuziente,  vedendo
 Anna. Anna che lo guardava e sorrideva.
 Non ebbe il tempo di  Angustiarsi con
 pensieri stupidi e irreali. Anna gli andò
 vicino e senza che  la potessero sentire
gli altri:" Giovanni non vuoi portarmi  a
 ballare  domani?''  A Giovanni il cuore
 sobbalzò di gioia.
Balbettò  un si, quasi moscio, ma
Baciò la mano alla bella Anna e
Con una lacrima di commozione
Le bagnò le affusolate dita.
Ed Anna fu sicura del suo amore.

sabato 28 dicembre 2013

Pensiero d'amore.

Pensiero d'amore.
Il cielo azzurro come l'acqua del mare,
Sembrava stemperare quella bella
Giornata della novella estate nella
Verde brillante campagna di viti
rigogliose , che presto avrebbero
 Maturato i grappoli dell'uva
Citrigna.
Il mondo agreste abbracciava
La mia anima inquieta e il mio
Cuore ridondante di un amore,
Gonfio di un'emozione Soave,
S'acquietava nella serenità di
Una vita senza patemi d'animo.
Sul mio viso, come nel quadro della
Gioconda era stampato un sorriso,
Un sorriso enigmatico a misura di
Un difficile domani che da sempre
 Mi stringeva come in una  morsa
Sorridi con me, anima mia ed
Accompagnami  lungo il difficile
Sentiero della vita.

Illiria.

Illiria.
La regione in quel periodo dell'anno
 era fredda, umida.
Potevi facilmente prenderti un
 malanno.  Erano pochi i turisti
 che si avventuravano d'inverno
   nella splendida penisola balcanica.
D'estate il mare limpido con acque
 cristalline attiravano migliaia di
turisti, contenti dei luoghi ricchi
di fascino, ma giocava un ruolo
importante la cucina, che
nemmeno lontanamente si
 avvicinava alla nostra penisola.


















La freccia d'argento.

La freccia d'argento
Apollo volle vendicare il torto subito
 dal suo sacerdote e con una freccia
 d'argento, scagliata  dal suo divino
Arco, colpi il campo greco.
La peste si diffuse nel campo  e tutto
 l'esercito era sbigottito.
Tutti cercavano di capire il perché
 dello sdegno di Apollo, finchè
 l'augure, interpretando i segni
 del cielo, non sentenziò il vero.
La colpa del morbo che aveva
 invaso il campo dei Greci era
da individuarsi nell'oltraggio
fatto al sacerdote Crise
, la cui figlia Criseide,
 era schiava di Achille.
Il piè veloce dovette consegnare
 la figlia al sacerdote.
Poi  sdegnato si ritirò dalla battaglia.
Così gli dei vendicavano le offese
ai propri rappresentanti in terra.

Il limbo

Il limbo
Cosa sia effettivamente
Non ci è dato di sapere,
Forse è un luogo inanimato,
Una distorsione della mente.
Può anche essere qualcosa
 di inconcludente. Magari
È una semplice invenzione,
Forse un trucco da prestigiatori
Per cavare sangue dalle rape.
L'uomo è un animale pseudo
Intelligente.
Le sue capacità vengono
Centuplicate  quando  la
Sua pancia è mezzo  vuota.
Allora la sua mente eccelle
Ed inventa dal nulla
Tutto ciò che lo trastulla
O  Rende la sua vita  foriera di
Cambiamenti.


La tua mano

La tua mano
La tua mano amore io chiederò,
A tuo padre io confiderò
Quanto sia grande il mio
Sentimento,
Quanta forza e tenerezza
Io senta per te mio grande
Ed inestimabile fiore e
Tuo padre con la sua saggezza
Deciderà se accordare o no, di
Unirmi a  te nel più  grande
Sacramento.
Lo so, ormai il matrimonio
È una prassi  desueta.
Io, però, sono un ragazzo
Vecchio stampo e non
Vedo, di buon occhio,
Il formare una famiglia,
Che non sia meraviglia,
Senza testimoni,
Quasi fossimo due ladroni.
Un punto fermo nella nostra
Unione, sarà sancita dalla
Comunione e dalla parola
Del Signore.
Il matrimonio è un sacramento,
Che non ha bisogno di grandi
Cerimonie post religiose,
Non ha bisogno di spese folli,
Il matrimonio è un impegno
Per te per me e per i figli
Che il Signore Iddio vorrà
Concederci.
Ti chiederò dunque davanti
Ai tuoi genitori, ai tuoi parenti
Di concedermi la tua mano
Per i cento anni a venire e
Sarò felice di stringerti al
Mio cuore, donandoti da
Oggi e per sempre tutto
Il mio amore.


venerdì 27 dicembre 2013

Amore alchiaro di luna

Amore al chiaro di luna
Quanti pensieri d'amore,
 quante luci nel mio cuore
 e si schiude  alla fortuna
come un fiore al chiar di luna,
questa gioia che  colora
la mia fantasia ogni ora.
Tu sei la donna che io amo,
io nel sogno novello Adamo
e  quindi sono  per  scontato
il tuo dolce innamorato.
Tu sorridi e sei bella
tu mia Eva sei una stella!
Quanti pensieri d'amore
quante luci nel mio cuore
e si schiude alla fortuna
come un fiore al  chiar di luna.
Tu per me sei una sorgente
tu mi stimoli la mente.
Tu  che mi doni il paradiso
con un dolcissimo sorriso.
Dal profondo del mio cuore
io ti offro questo fiore.
Per me questa canzone
non è solo un'emozione.
Essa è nella mia vita
una gioia infinita.
Quanti pensieri d'amore
quante luci nel mio cuore
e si schiude alla fortuna
come un fiore al chiar di luna.



Chiare, fresche, dolci acque

Chiare, fresche, dolci acque.
Il vate antico così cantava,
Ma ahimè, per noi, in questo
Secolo non ''abitava''.
La popolazione da allora
Si è magari centuplicata,
Ma il menefreghismo, la
Maleducazione, il vandalismo,
Si sono moltiplicate per
Milioni di volte ed ora abbiamo
Non solo i principi, ma anche
I re e gli imperatori della
Spazzatura. La monnezza
Impera incontrastata, dove
Andrà a finire l'umanità
Quanto più spazio non ci sarà
E l'immondizie  tutto
Distruggerà?????

La svolta

La svolta.
Il cambiamento è vicino?
Secondo gli esperti i dati
Macroeconomici dell'Italia
Dicono che nel 20140ci sarà
La svolta, ma i politici arraffoni
Pretendono che la ripresa sia
Agganciata alla stabilità delle
Loro poltrone, perché abituati
 come sono a poltrire, sui ponti
Di comando, non vogliono
Mollare lo scettro.
I novelli re di Roma, come
Dice il Bossi senatur ruba soldoni,
Cl hanno rotto i marroni.

Il blu della motte

Il blu della notte.
Si confonde nella tua mente
È un dolce, tedioso far niente.
E se tu volessi realmente
Scoprire se sei innocente.
Vedrai dentro di te
Com'è vacuo, indisponente
Quello che tu chiami
Il dolce far niente.
Cambieresti la tua vita
Con quella di in mendico,
Che giorno per giorno
Combatte per non morire
Di fame. Sarebbe per te
Un gran sollievo doverti
Guadagnare il cibo
Giorno per giorno e
Non morire del. Dolce
far niente , senza più
Un sentimento  nè  di
Gioia, nè di ansia.

giovedì 26 dicembre 2013

Petrolio blu

Petrolio blu
Qualunque merce indispensabile
È un elemento prezioso.
Un tempo si conosceva l'oro,
Oggi esso è stato surclassato
Da tanti altri elementi, il
Petrolio è  sugli altri lo
Elemento principe.
Quasi tutti gli elementi
Fondamentali possono
Essere trasportati anche
A grandissime distanze.
Uno degli elementi indispensabili
 per la vita, non trasportabile
per lunghe distanze è il cosiddetto
petrolio blu, ossia l'acqua.
Le nazioni devono quindi distribuire
 acqua sufficiente per le persone che
 vivono in un determinato paese,
perché l'acqua per gli alti costi
 e per non alterare le sue  proprietà
 chimico fisiche, non può essere
trasportata per lunghe distanze.
L'acqua riveste quindi una 
grande importanza per la vita
animale e vegetale in un determinato
 paese. La sua caratteristica Rende
 indispensabile questo liquido,
pena la desertificazione e la fine
 di ogni forma di vita.

un giorno.........

Un giorno........
Tornavo da un  lungo periodo di   vacanza.
Ero stato in un paese dell'Africa ,
Avevo avuto contatti continui con
I ragazzi di in villaggio algerino.
Insegnavo  l'italiano ad un gruppo
 Desideroso di trasferirsi
In una regione del centro Italia,
Dove avrebbero lavorato nei
Campi, con un  contratto di mezzadria.
Cosa che effettivamente hanno Rea-
Lizzano ed è con essi che mi trovo
 oggi e sono fiero di collaborare con
Loro, per lo spirito di iniziativa che
 Li contraddistingue e con quanto
 hanno realizzato in questa zona,
Dove si sono segnalati per la
Tenacia e la capacità di creare
La prima fattoria modello con
iniziative mai tentate dai coetanei
Italiani. Nella fattoria  chiamata
Kamil, i miei ragazzi hanno prodotto,
Dopo una grande ristrutturazione
Dei fatiscenti fabbricati rurali,
Energia da un impianto fotovoltaico,
Hanno scavato a forza di braccia
Un pozzo ed hanno incanalato l'acqua
Con dei tubi di gomma e portato
L'acqua in casa. Essi hanno a poco
A poco creato colture ed allevamenti
Di pecore, galline, conigli. Qualcuno
Più tradizionale ha allevato un
Paio di vitellini, un maschio ed '
una femmina.
Tutti lavorano e si aiutano a vicenda,
Senza alcuna invidia e senza mai
Imboscarsi. Si cresce tutti insieme.
Tutti insieme si mangia, si lavora,
Si dorme. La prima volta che
 siamo andati nella vicina cittadina
Eravamo uno spettacolo, ma
La gente sapeva chi eravamo e
 Qualcuno cominciò a salutarci. 
Oggi al mercato   rionale il nostro
 gazebo  è frequentatissimo.
Siamo quelli della fattoria Kamil
 e tutti ci stimano e comprano
I nostri prodotti. I ragazzi hanno
Certamente vinto la loro scommessa.

Succo di more

Succo di more
Il cielo era splendido,
 sgombro da nubi,
Nemmeno una foschia,
non per niente
Era l'estate. L'aria era
Dolcemente tiepida.
 Eravamo alla fine di giugno.
Il grano già riposava
 nei grandi silos,
I palermitani invadevano
 la campagna in cerca  dei
 babaluci. L'uva era ancora
acerba e i pomodori
Bellissimi, rossi e verdi.
Le insalate con cipolla
 Abbondante erano
 un'abitudine a cui non
si resisteva.
Qualche Fico, raramente
Maturata  e fave e ciliegie
rendevano il vivere in campagna
Piacevole, anche se non
mancava mai il da farsi.
Ciò che però mi colpi quell'anno
Fu la raccolta delle more,
 nei cespugli di rovo,  che
nella nostra campagna
 ricoprivano il confine coi
 terreni confinanti,
Mia madre quell'anno
ottenne della more un
Succo dolcissimo, di cui
mi ricorderò per sempre.
 E da allora ho sempre
apprezzato questo modesto
frutto selvatico.

Amercans boys

Americana boys
Merry Christmas
Americana boys.
In questa nostra Italia,
Ci spacciamo per
Americans boys.
Se veniamo in
America faremo
I falsi italiani.
Non c'è alcun bisogno
Di questo comportamento,
Ma tant'è. L'italiano medio
Ancora tradizionalmente
Arretrato, conserva ancora,
In molte città, l'incivile
Capacità di scimmiottare
Lo straniero, senza preferire
Le virtù di quest'ultimo, ma
Lo stereotipo creato dal
Cinema. Cambierà il nuovo
Cittadino europeo? Good
 By Americana boys!

mercoledì 25 dicembre 2013

L'anno

L'anno.
È volato un altro anno
E mi sembra, almeno
Per la mia memoria,
Che ogni anno vada
Decisamente indietro.
Ti troverò uno di questi
Prossimi anni, ti troverò
Lungo il ponte Tozia, che
Magari sto attraversando
Con passo svelto,  deciso
A battere il mio record
Personale: tre minuti per
 arrivare fino alla mia casa
 di ss. Annunziata.
Ti incontrerò e faremo la
 solita passeggiata, ci
guarderemo negli occhi,
 ti farò una carezza veloce
 e tu subito ti scosterai.
Poi arriveremo fino al terreno
che avevamo intenzione di
comprare  per farci la nostra
casa e li ci fermeremo una
mezz'oretta. Ci scapperà
qualche furtivo bacio e tu
 farai finta di arrabbiarti e
metterai il broncio al tuo
 bel muretto e........
Mi hai svegliato dalle mie
fantasticherie, ma il tuo è
ancora in bel muretto e
pensare che dal nostro primo
 incontro sono già passati
quaranta anni e mi sento ancora
 di dirti: Ti  amo amore!!!!


Ti conoscerò

Ti conoscerò.
In ogni dove ti  cercherò.
Tra le strade del mondo
Che tu  percorrerai, le
tue orme io seguirò.
Lo so a te piace molto
Viaggiare ed io con te
Partirò, dovunque tu
Soggiornerai io starò.
 Andrai
A messa, a passeggiare,
Sarai in continua ed
Incessante indecisione?
Ti darò tutta la mia
Sicurezza. Sei uscita
Senza ombrello e piove,
sarò felice perché col
mio giubbotto ti coprirò.
 Ti sei infreddolita e
Tremi per paura della
Febbre? Col mio amore
 ti scalderò e se lo vorrai
Per sempre tuo io sarò.

Desidero ricevere il tuo amore

Desidero ricevere il tuo amore
Nei mille modi, di cui il mio
cervello sa nutrirsi, esploro
Con puntigliosità tutti i
Risvolti ipotetici e tutte
Le combinazioni possibili
Ed utili per la realizzazione
Di ciò che più desidero.
Tu sai  qual è il mio più
Recondito pensiero.
Sai che il mio chiodo
Fisso  sei solo tu ed
Io non mi rassegnerò
 Mai ad essere considerato
Solo un amico, solo
Un fratello. Perché io desidero
Ardentemente ricevere
Per sempre il tuo amore.

Anche tu........


Anche tu........
Nei giorni in cui l'anima mia
È piccola, fragile, trepida,
Ti telefono perché ho bisogno
Di dirti quali sono i problemi
Che mi assillano e cerco in
Te la solidarietà con un
Anche tu..... anche tu soffri
Per il mancato chiarimento
Con i nostri vicini? Dai
 Non preoccuparti, non
È un problema serio, è
Una falsa e strana situazione.
Stai tranquillo, si risolverà
Da sè. Ed io quasi tu avessi
Fatto da paniere, mi rassereno
E l'anima mia che era in pena,
Tira un sospiro di sollievo.

martedì 24 dicembre 2013

Ancora ti cerco.


Ancora ti cerco.
Ho voluto parlarti,
 dirti quanto io pensi a te.
 Quanto ti ami.
Non è semplice parlare
 con i figli. Specialmente
 quando essi non possono
 fare a meno di riconoscere
 i loro errori.
Allora diventano intrattabili
 e viene voglia di mollarli.
Poi ci ripenso e sono contento
 di non aver sfasciato la barchetta,
 che ancora tiene a galla,
quella che a volte mi sembra solo
 il fantasma della mia famiglia di
 venti anni fa.
 E continuo ad essere sempre
 presente pur con una punta di
insofferenza, che devo mascherare.
Un genitore ha l'obbligo
imprescindibile  di essere sempre
 presente. Egli deve consigliare,
 comprendere, amare, nonostante
 tutto. Amore, a distanza di
quarant'anni da quando ci siamo
 conosciuti, ancora ti cerco,
 indefessamente.

Come vorrei

Come vorrei..........
Scivola leggera, sull'acqua,
Che l'estate ha addomesticato,
Il gommone guidato da uno
Scafista, che con una piccola
Bussola ed un timone artigianale,
Guida verso l'agognata isola,
Un gruppo di disperati.
Essi sbarcheranno sull'isola
Di Lampedusa e li guiderà
Abdel, ormai veterano. Egli
Conosce un  paio di pescatori
E millanta credito, come se
Conoscesse il Cavaliere.
Egli parla a ruota libera
E lo Scafista infastidito,
Lo cheta con un gesto.
Abdel è venuto la prima
volta a Lampedusa quasi
Un anno fa, allora i suoi
Compagni non furono
Molto fortunati. La maggior
Parte furono inghiottiti da
Un mare in burrasca che
Per poco non aveva preso
Anche lui. Ora finalmente
Abdel si sarebbe incontrato
 con due giovani pescatori,
con cui avrebbe abitato per
 qualche mese. Poi avrebbe
preso una casa sua e magari
avrebbe sposato Giovanna,
giovane siciliana, che le
aveva mostrato grande
 simpatia.
Abdel sognava ancora
ad occhi aperti, quando
 lo Scafista lo scacciò
 in malo  modo ed in
 fretta e furia si allontanò,
Per andare a prendere
 un altro carico di disperati.
Emigranti non fatevi più
 Depredare. Cercate  di
migliorare la vostra vita
 nel paese in cui siete nati;
 non è tutto oro quel
 che luccica. Scafisti,
 negrieri, profittatori,
 faranno di voi degli schiavi.

Fiammiferi.

Fiammiferi.
LA bambina era accovacciata
in un angolo, piangeva.
Poi, vedendo persone venire
 dalla sua parte, asciugati  con
La lacera  manica  del cappotto,
 molto largo e di antica foggia,
Le lacrime, offriva con un
piccolo sorriso le scatole
di fiammiferi. La gente non
 si fermava, pur scambiando
Parole pietose per la povera
 bambina. Il freddo era pungente,
 ma la bambina non si arrischiava
 ad accendere anche un solo
 piccolo fiammifero.
Si  avvicinava la sera e il gelo
 pizzicava anche il viso.
Ada aveva paura di rientrare
nella tana dove abitava.
Lo zio l'avrebbe picchiata
 selvaggiamente...
Si stava quasi addormentando
 sugli scalini di una chiesa,
 quando il parroco, apparve
sulla porta per chiudere
 il grande portone.
 Vide la bambina e ne
 ebbe pietà. La prese
per un braccio e si accorse
 di quanto ella fosse gracile
 ed in tenera età.
 La fece  entrare nella  canonica
 e la perpetua si affezionò così
tanto alla piccola, da convincere
 una sua nipote ad adottarla.
 Ada trovò una vera famiglia
 e diventò la cocca di padre
 Francesco e della sua buona
 perpetua: Sofia.   

Natale 25. La nascita

Natale   25.    La nascita
È nato il Bambino Gesù
Angeli e santi gioite  orsù.
Il nostro divino Creatore
Ci ha redento per amore.
Egli ha sacrificato la vita
Per donarci la libertà
Di scegliere la via che
Egli ci ha tracciato con
La rivoluzionaria sua
Predicazione.
Bambino Gesù sii tu
Ad indicarmi il cammino.
Sii tu a regalarmi la più
Grande opportunità,
Che la tua venuta ha
Portato alla società,
Ormai libera dal male.
Tu hai restituito allo
Uomo il suo bene più
Prezioso: la libertà.
Libertà di scegliere
Di seguire la strada
Che porta alla sua
Patria celeste o di
Venerare ed accumulare
Il Dio denaro, ben
Sapendo cosa  sia
 il bene ed il male.

lunedì 23 dicembre 2013

Natale. 24. Vigilia

Natale.     24.   Vigilia
È la vigilia del Natale,
La gioia è naturale.
Tutti, nel grande giorno
Di festa, vogliono ,
Pensare con la propria
Testa. Si mangiano
Panettoni, si bevono
Spumanti, si sta allegri
In tanti. Si arrostisce
Carne in gran quantità
E si mangia insieme
A sazietà.
Forza radazzi, facciamo
Baldoria e ci resti
Impresso nella memoria,
Che con la nascita del
Bambino Gesù, soffrire
Non ci toccherà più!




IO VORREI

IO VORREI
Io vorrei capire quel che dicono
i politici ed ancor più quel che
essi fanno. Di certo sono molto
 bravi a parlare per ore senza
 dire alcunché di concreto.
  Quando finalmente esprimono
 chiaramente le  loro intenzioni,
 le ripeteranno   all'inverosimile,
guardandosi bene di legiferare
nulla che possa favorire i piccoli
contribuenti, chiamati sempre a
 tappare le falle di questa scassata
 nave governativa.Se la nave rischia
di affondare, i politici  scapperanno
 tutti al grido: Si salvi chi può!

Natale. 23.

NATALE   23
La razza più bella del mondo
è definita quella di colore o
quella bianca indoeuropea?
Discuterne sarebbe sicuramente
poco serio e forse controproducente.
Sicuramente ognuno resterebbe nelle
sue posizioni. Noi siamo con il poeta
Che asserisce  essere bello ciò che piace
Non si può quindi discutere su ciò che
È sempre discutibile. Fermiamoci come
In un punto fermo, sul genio incompreso
E cerchiamo di comprendere quel che la
Scienza Rende incomprensibile.
Eventualmente rileggere!!

domenica 22 dicembre 2013

Natale 22. La speranza

 LA SPERANZA
In quest' italia piccola, piccola
dove chi governa decide
arbitrariamente di che importo
devono essere i suoi mensili
emolumenti, noi cittadini non
 avremo mai la possibilità
 di giudicare in modo tangibile
  Del loro  operato. Sarebbe
 cosa buona e giusta poter dare
 l'ostracismo per quei politici
 incapaci e/o corrotti.
Allora la speranza in noi cittadini,
 di essere amministrati
efficientemente verrebbe
 finalmente esaudita.

il mio cane

Il mio cane
Il mio cane, che in realtà
È una cagna, razza setter,
Ha un'aria particolare.
No, non  dico  intelligente,
Ma più la osservo e più
Mi convinco che è una
Cagna furba, capace di
Intuire i desideri del
Padrone e quasi prevenirli.
Non sopporta gli Sgarbi
E chi gliene fa, farebbe
Bene a stare in guardia,
Perché essa ha un
Fazzoletto nella sua
Testa e vi lega un modo
Ed accanto vi mette la
Vostra foto, che ha scattato
Col suo tablet virtuale, se
Gli date l'occasione, vi farà
Un buco nel fondo dei
Pantaloni, molto reale.

Viva la festa.

Viva la festa
Chiudono le scuole, è festa!
Natale è un lungo periodo
Di sospensione della scuola.
Quest'anno si fatica a dire
Che è festa. La gente   è del
Tutto sfiduciata. Col crollo
Dei consumi, mezza Italia
Va in tilt. C'è anche un'Italia
 che tira e le esportazioni
 tengono a galla una nazione
sull'orlo della rivolta sociale,
perché c'è troppa gente che
 ha soldi da buttare e milioni
 di persone versano
nell'indigenza. Attenti politici
 state tirando troppo la corda!
 Se avverrà lo strappo,
 anche voi finirete
col'' culo'' per terra.

Il vischio Natale 21

Il vischio.      Natale    21
Il vischio era per i Celti
Pianta sacra agli dei.
Col Natale è uso
appenderla sugli
 uscì di casa.
Natale si arricchisce
 sempre di nuove
Tradizioni, che in
Modo esponenziale
Svuotando le tasche
Degli italiani, ormai
Prosciugate da una
Crisi che ha ridotto
I consumi di tutto
un popolo ed arricchito
Magnati oltremisura.
I pensionati, la classe
Più colpita dalla crisi,
Conta il suo mensile
In poche centinaia di
Euro, mentre i Ronconi,
Con i soldi esportati
Illegalmente oltralpe,
Hanno centinaia di
migliaia  di euro al
Mese. Quando ci
Sarà la ridistribuzione
Delle ricchezze in
Misura più giusta???



Natale 20. Associazioni

Esistono miriadi di
 associazioni.
Nel medioevo l'associazione
Era chiamata corporativismo.
Tutte le categorie artigianali,
Commerciali. Professionali
Si riunivano in una grande,
Importante corporazione
Per difendere gli interessi
Della propria categoria.
Da allora nulla di nuovo
Sotto il sole. Al giorno
D'oggi le corporazioni
Hanno cambiato nome.
Ora ci sono gli ordini,
I collegi, le lobby, le
Associazioni politiche
E sindacali.
Queste ultime fanno
anche gli attori teatrali.
Fanno finta di combattersi
Dichiarando di essere i
Fautori del bene del paese.
A volte volano anche
paroloni ed offese, ma
 è tutto una farsa, perché
all'ora di pranzo, sono
 insieme a mangiare nel
migliore dei ristoranti
della capitale, alla faccia
dei loro iscritti o sostenitori.
 Colla nascita del Bambino
 Gesù si risveglierà finalmente
la loro coscienza?

sabato 21 dicembre 2013

Natale. 19. L'amaro.

Natale.    19.  L'amaro.
Ricordarsi del dolce,
Quando si gusta l'amaro
È tipico di un'umanità
Sempre pronta a nuove
Esperienze, perché non
 è mai soddisfatta di
Quello che ha e cerca
Sempre nuove esperienze.
E vorrebbe gustare ogni
Sapore, conoscere nuovi
Luoghi, amare nuove donne.
L'amore nuovo ha sempre
Un gusto più amaro di quello
Precedente. Si dice che il
Primo amore non si scorda
Mai. Io affermo che un unico
Amore ti da il vero gusto
Della vita. L'intensità di
 un amore, lo si misura
Con una vita in comune,
Fatto di gioie e dolori,
Di serenità e di difficoltà
 Economica.
Ogni periodo difficile
 Superato insieme,
Rinsalda il sentimento
E fa superare ogni
Difficoltà. Gusta anche
L'amaro, amore.
Il dolce ti regalerà
Sensazioni nuove, che
Mai avresti creduto poter
Assaporare.

Natale 18

NATALE 18
Uomo del profondo sud,
Emigrante di colore,
Tendini la mano, te la
Stringerò con grande
 Rispetto. La tua povertà
Non è ingiuria per nessuno
Di chi vi conosce. Non è
Calunnia per chi vi accoglie.
Non è vergogna per chi
Si pone allo stesso vostro
 Livello.  Chi vi disprezza,
Disprezza le sue origini,
La sua famiglia emigrata
Nella grande America e
Non lo reputerò  mai degno
Di  essere chiamato uomo.

Natale. 17. Le luci della speranza

Natale 17 Le luci della speranza
Sono partiti da un piccolo porto
Della Tunisia. Sono più di duecento.
Hanno pagato cinquemila euro a
Testa il barcone su cui vengono
Imbarcati, galleggia per miracolo.
Gli scafisti sono in quattro ed
Armati di mitragliatrici. Partono
Alle prime luci dell'alba.
,  Navigheranno, si fa così per
Dire, per più di 24 ore.
Gli scafisti speravano di
 Arrivare alla prime luci
dell'alba, in vista delle coste
Della Sicilia, scaricare il
Loro carico umano e subito
Filarsela. Hanno fatto male
  i loro conti,  perché vengono
Intercettati da una corvetta
Italiana e vengono arrestati.
Gli emigranti vengono portati
 nell'isola di Lampedusa e
Li vengono trattati come se
 Fossero degli appestati.
Avranno finalmente un po'
Di serenità? Verranno
Finalmente trattati da esseri
Umani?  Popolo siciliano
In ricordo degli emigranti
Del secolo scorso, vostri
Avi, nonni, zii, date, a questi
Novelli figli del profondo
Sud, una chance per vincere il
Loro grande sconforto,
La loro assurda delusione.

Natale. 16 genetliaco.

Natale.      16.     Genetliaco
Papa Francesco ha festeggiato
Il suo genetliaco da pochi giorni.
Egli come è suo solito non ha
Accettato alcun tipo di festa.
La sua giornata è passata come
Al solito tra lamore del prossimo
E la totale dedizione alla santa
Preghiera alla Madre di tutti:
La beat Vergine Maria.
Papa Francesco è il nostro
Tramite per arrivare al
Nostro Signore Gesù,
In cui poco crediamo e
Che poco noi amiamo.
Se  noi ricordassimo
Quanto il santo padre
Raccomanda a tutti e con
Semplicità seguissimo i
Suoi consigli, parleremo
Direttamente al divino
Bambino Gesù ed egli
Accoglierebbe con
Benevolenza le nostre
Preghiere e ci esaudirebbe
Immantinente.

Natale 15 L'amore

Natale    15   L'amore
Nascerà col Natale 2013,
nascerà e darà alla luce
tanti, tantissimi figli.
Nascerà col nuovo
Natale e sarà finalmente,
il figlio delle tre  virtù
teologali: fede, speranza
e carità.
Fede nell'amore di Dio
verso tutti gli uomini.
Speranza nel futuro,
che,anche se nebuloso,
dovrebbe, con la vera
solidarietà di tutti
verso tutti, risolversi
al più presto.
Carità nei confronti
dei nostri fratelli di
colore, che cercano
lontano dalla patria,
un po' di quell'amore
cristiano, sbandierato
da tutti i popoli e
quasi mai donato,
generosamente.

venerdì 20 dicembre 2013

Natale 14. La fiera del.....

La fiera del.....  Natale     14
Natale era la. Sagra di tutto
Ed oserei anche di tutti.
Quando sarà di nuovo così?
Per decine di migliaia, cioè
Quelli che hanno la pila,
Ossia les sous, gli yen,
Le sterline, i dollari.......
La vita è  così  e anche
 meglio di prima.
Sarebbe opportuno che
Un governo decente
Non contabilizzasse
Solo il debito pubblico
 pro capite. O almeno
 desse un lavoro ad
Ognuno di noi, con
Uno stipendio annuale
Pari al debito pubblico
Di ognuno.
Sarebbe così in breve
Ripristinato ogni consumo,
Le famiglie ritornerebbero
Serene e non solo la vita
Degli italiani prenderebbe
La giusta e buona strada,
Ma gli effetti si vedrebbero
Nel miglioramento dei conti
Pubblici, perché la ridistri-
Buzione delle ricchezze
Porterebbe alla riduzione
Del debito pubblico. _
 

Natale13. L'alba nuova.

Natale   13
Nascerà un Natale di speranza?
 Un Natale  che darà ad ognuno
Quel che gli è dovuto.
Prima come cittadino, poi come
Uomo. Là dove si cerca una
Nuova vita, ci sia l'opportunità
Di cambiamento, ognuno abbia
Una chance per conquistarsi
Quel che a tutti è dovuto.
Un tempo si diceva che un
 piatto di minestra  non veniva
 negato neanche al peggior
 Nemico. Oggi la nostra carità
È pelosa o peggio vanagloriosa.
Il prossimo è quello della porta
Accanto. Non trinceriamoci
Dietro carità di facciata,
Negando o peggio rifiutando
La carità spontanea ai nostri
Fratelli più prossimi.
Sia il Natale  la festa dello
Amore, dell'amicizia, della
Bontà. Ricordatevi le parole
Del Gesù, Signore Iddio nostro:
Ciò che fate al più piccolo
 dei miei fratelli, lo fate a me!

natale 12 la tradizione

La tradizione   natale     12
Delle tradizioni harbreshe
abbiamo ben poco e la parrte
del leone la fa la chiesa.
I canti  gregoriani, con la musica
sacra bizantina sono  le due più
belle tradizioni del nostro poco
protetto repertorio storico culturale,
tramandato solo dalle autorità
religiose, cosa facciano i laici nessuno
lo sa, oppure chi lo sa non parla.
Scopriamoci testimoni del mondo
passato, proteggendo e tramandando
ai nostri figli la  nostra diversità, in
un mondo in continua evoluzione,
che ci chiama ad una partecipazione
 costruttiva  e ricordiamoci     che il
primo vero cambiamento è: il costituirsi
responsabili di  questo cambiamento che
vogliamo operare in tutto ciò che non
funziona o funziona nmale.

Natale. 11. Le strade

Natale.    11  le strade
Avete mai fatto un giro
Per le strade siciliane?
In particolare quelle per
Piana degli Albanesi e
Da qui per Palermo?
Se conoscete  la vecchia strada
  per Valle del Fico, vuol dire
 che non sapete che è franata
Da quasi un anno.
 Se avete intenzione di venire
in  paese dalla Palermo Sciacca,
sappiate che oltre alle insidie
 delle montagne, nebbia,
 ghiaccio, vi è anche l'incognita
 frane in aumento, man mano
 che vi avvicinate al paese.
In questa disastrosa situazione
non possiamo continuare,
parlando delle strade comunali,
 per le quali bisogna stendere
 un pietoso velo.
A voi le conclusioni natalizie.

Le stelle di Natale

LE STELLE  di Natale
viveva in un piccolo paesino
 di  Sicilia una povera vedova.
In quei giorni di festa, tutti
portavano qualcosa in chiesa,
da offrire al  Bambino Gesù.
lei era troppo povera ed aveva
una figlia da sfamare. La donna
aveva un campicello e produceva
di tutto per sopravvivere. Nel
campicello era spuntata una bella
pianta e la    donna raccolse quei fiori
per offrirli al Bambino Gesù,  ma
vergognandosi del povero dono,
portò i fiori di nascosto. Il parroco
se ne avvide   e lodò  pubblicamente
l'umile vedova. Tutti   si innamorarono
di quei bellissimi fiori. L'ALBERO FU
 SPOGLIATO, ma la tavola della povera
 casa non fu più desolata.    

Natale 10

Natale      10
Il Natale è sempre più vicino
E lo squallore di questa festa
È nell'aria. Perfino gli  studenti
L'hanno percepita e quest'anno
Hanno declinato l'onere e l'onore
Di occupare la scuola.
Dopo un timido tentativo da parte
Degli irriducibili, la scarsa
partecipazione ha loro suggerito
 La ritirata. Qualche sciopero, che
Nelle intenzioni, voleva essere
Selvaggio, si è sgonfiato come
Una bolla di sapone.  Ora tutti
 Attendono  dal governo una
 Svolta. Verrà questa svolta
Ad opera di qualche gruppo
Politico più serio??????????

giovedì 19 dicembre 2013

La fiamma.

La fiamma
L'uomo procedeva guardingo,
Aveva in mente di dare fuoco
Al grande bosco. I politici
 avevano deciso di ridurre
Le giornate lavorative di
Tutti gli stagionali, per
Far quadrare i bilanci della
Forestale, mandando a quel paese
Il suo bilancio familiare,
Già così magro. Lui era sicuro che
Distruggendo il bosco avrebbe
Costretto i signori politici
a dare più  giornate di lavoro
Ai poveracci come lui.
E Dio sa quanto bisogno essi
Avevano di lavorare per
Mantenere le loro famiglie.
Il bosco bruciò senza che
Alcuno intervenisse e poco
Mancò che molti dei suoi
Colleghi di lavoro per la
Disperazione si suicidassero.
Il governo abbandonò alla
Sua misera sorte il paesino
Montano di cimarosa.

Natale. 9

Natale     9
Le luci brillavano vivaci e
colorate, nel  paesino
abbarbicato sulle falde
della grande montagna, quasi
sempre coperta dalla neve.
Il paesaggio era suggestivo,
Da mozzare il fiato e la
Popolazione esigua, ma
Innamorata dei luoghi,
Viveva come in una favola,
Tra boschi verdeggianti,
Spruzzati di coriandoli
Bianchi.








Helios

Helios.
E la terra fu illuminata da un astro
Radioso, caldo, benefico.
Questo astro dorato riscaldò
Il globo terrestre e l'argilla
Creò le piante ed esse furono
Fruttifere. Spuntarono
Ovunque radici mangerecce
E l'erba ricoprì vaste aree.
Gli animali, che popolarono
 la terra poterono nutrirsi
E prosperare. L'astro fu chiamato
Sole ed adorato come un Dio.
La società moderna ha messo
Le cose a posto, assegnando,
Ad ognuna dei quattro elementi,
La sua giusta collocazione e
L'importanza reale di essi.
Ecco perché la terra centro
Della vita conosciuta ancor
Oggi, è ritenuta a ragione
Fulcro indiscutibile della
Umanità.




Esperanto

Esperanto.
Il mio primo canto
Per l'Europa è l'esperanto.
Tu, giovane erudito, apri
Il tuo cuore a tutto il mondo
Ed in un  allegro girotondo,
Farai la conoscenza di tutti
I tuoi fratelli, di razza e colore
Diverso, ma non per questo
Meno capaci di te, o meno
Meritevoli di ricevere l'aiuto,
Che ti è dato da un prossimo.
Che vive come te, in un mondo
Sempre più piccolo e sempre
Più solidale. Si bandiscano
Le guerre, la povertà, la fame.
In una società rinnovata nello
Spirito e nell'amore, daremo,
A tutti gli uomini, un solo cuore
Ed una sola lingua. Esperanto.

mercoledì 18 dicembre 2013

Natale. 8

Natale.    8
Il paese era addobbato a festa.
Ad ogni quartiere faceva
Bella mostra di sè un bel
Albero di Natale.
In ogni chiesa nel mese di
Dicembre era stato fatto il
Presepio. E l'aria della festa
Era un  po' dovunque.
I bambini sorridevano felici,
I grandi erano più gentili
Gli uni verso gli altri.
E il Bambino Gesù era
Un po' in tutti noi.
Quando poi arrivava la neve,
Il Natale era al suo clou.
Tutti correvano allegri
Fuori  di casa per realizzare
grossi  pupazzi  di neve.
E il Natale univa in un
Abbraccio ideale tutti i
Bambini del mondo.

I sentieri dell'orgoglio

I sentieri dell'orgoglio.
Si inerpicano per scoscesi  sentieri
Per le grandi impervie montagne.
Tra erti  basalti e creste silicee,
Si staglia imponente sopra la
Piccola radura, il picco più
Alto ed inviolabile  della montagna
Del piccolo Nepal. Gli esploratori
Hanno da sempre studiato le grandi
Rocce, testimoni di millenni di storia.
Ed oggi che l'uomo vive di tanti
Espedienti,  inventa reords fantastici
E crea premi molto ambiti, perché
Arricchiscono economicamente
 il vincitore. In questa poliedrica
Ed ingiusta  società, chi più lavora
Meno guadagna e viceversa.
 Dobbiamo prendere atto di quanto
Siano importanti  coloro che
Producono beni, rispetto a chi
Offre un servizio, sia amministrativo,
Che artistico o culturale.
L'uomo è venuto al mondo  per
 Progredire e rendere la vita,
 un passaggio
Sereno su questa  nostra terra,
Ed invece i potenti ricorrono
Spesso alla guerra. Guerra
Sempre ingiusta, guerra di
sopraffazione, dove chi perde
È sempre l'uomo comune, a cui
Strappano il giovane figlio,
Distruggono i raccolti e la casa,
Riducendo in frantumi una vita
Che chiede  Pace o vendetta.

Natale. 7

Natale.      7
Sette giorni a Natale ma io
  non mi chiamo Pasquale.
Sette giorni alla grande  festa,
Meno male che non ho ml di testa.
Sette giorni alla grande abbuffata,
Guarda, è molto meglio l' insalata.
Nelle due più grandi feste  dell'anno,
Non ti piglia alcun  malanno,
Ma un certo batterio,
Ti fa diventare serio
E ti trasforma in gentiluomo.
Dai la precedenza alle donne,
Accarezzi sorridente i bambini,
Saluti da  gentile , educato Signore
Ogni persona che incontri, e paesano
E  forestiero. La festa, con la sua
Magica bacchetta, ha operato
Il miracolo. E così a Pasqua e a
Natale, finalmente l'uomo diventa
NORMALE.

idea!

Idea!
Non sarebbe un'idea malvagia
Abolire la burocrazia, specialmente
Quando essa duplica gli adempimenti,
Figuriamoci quando li triplica o li
Esaspera all'inverosimile.
Aboliamo tutti gli enti che non fanno
Alcunché di utile e, in questo periodo di
Crisi, Aboliamo dal '' taccuino'' paghe
Tutti i manager con doppio incarico,
Azzeriamo almeno una delle Camere
Del parlamento.
Liberiamoci dei colonello, dei su per
Parlamentari, dei cavalieri o  dei
Presunti tali. A casa  gli onorevoli di
"'lungo corso'', togliamoci dalle
 scarpe tutti i sassolini, che ci hanno
Infilato per ricordarci o per nasconderci
Qualcosa di certamente  illegale. Penso
Che tutti saranno d'accordo, ormai siamo
Stufi di sopportare scandali, truffe,raggiri,
Furti, rapine. È finalmente giunta l'ora di
 fare piazza pulita del vecchio, ma  non
 intendo gli anziani, di cui ho il Massimo
 rispetto, bensì tutti coloro che da decenni
 ci blandiscono con promesse, salvo poi
fregarsene dei nostri problemi.
 Loro hanno la saccoccia piena, 
noi, se continua così, avremo la pancia vuota.

Natale 6. (PAPA FRANCESCO)

Natale     6
La crisi economica  porta
ad una  maggiore familiarità
tra le persone del popolo.
Non così tra i  superricchi,
Che , essendo tali, hanno
Molto da nascondere e si
Fanno una guerra spietata
Tra di loro. Chi non ha
Cerca di trovare il minimo
Per sopravvivere, chi ha poco
Si accontenta. Chi ha molto
Vuole avere sempre molto di più.
Papa Francesco è subentrato ad
Un papa intellettuale, spirituale,
Bravo nello  mettere su  carta il
Modo migliore di vivere la
Cristianità. Ma troppo timido
Per applicare lo spirito del
Vero cristianesimo alla Chiesa.
Il popolo Cristiano non è costituito
Da solo giovani, aperti ad una
Spiritualità di alto profilo, ma al
Contrario, la maggior parte del
Popolo apprezza la semplicità
Comunicativa di un papa umile
E molto vicino allo spirito della
Chiesa degli apostoli.

Natale5

Natale.    5
La festa non è nemmeno cominciata,
Ma la pubblicità l'ha  tanto
Reclamizzata, che il Natale è già da
Considerarsi finito.
La gente invece, restia com'è a spendere,
Con una crisi che dura da sei anni, non
Farà spese folli, nemmeno per la vigilia
Del Natale.  Non sarà  così per la festa
Religiosa che con l'acuirsi dei problemi
Economici, si  è ricordato  come il Natale
Sia la venuta del Bambino Gesù nel
Mondo. E non solo l'acquisto di regali,
Il consumo abnorme di panettoni e
 mangiate pantagrueliche.
Ritorniamo allo spirito di S. Francesco
Nel nostro mondo, sempre più vittima
Dell rilassamento  dei costumi e dello
Egoismo imperante.




Natale. 4

Natale.    4
Quante volte dovrà nascere
 il Bambino Gesù?
 Quante volte  l'uomo
prometterà di emendarsi,
Di non usare violenza
 verso il prossimo, di
Non violare   continuamente
i comandamenti?
Quante volte si metterà
 alla prova la pazienza
Del nostro divino Creatore?
Sapremo redimerci?
Tutti noi siamo
individualmente tendenti
 Al  bene alla carità ed
 alla pietà verso il prossimo,
Verso il debole, l'indifeso.
La nostra pietà sparisce
Quando siamo in gruppo,
perché su di noi prevale
Il nostro lato peggiore.
Ci vergogniamo di mostrarci
Compassionevoli, caritatevoli,
misericordiosi.
Quanto noi chiediamo
 al Signore nelle nostre
Preghiere, non applichiamo
nei confronti dei nostri
Fratelli più bisognosi.
 A che serve festeggiare
 il Natale
Quando predichiamo bene
e razzoliamo male?

martedì 17 dicembre 2013

Natale. 3

Natale.  3
 I giorni sono volati via,
Come foglie al vento.
E Natale è già ritornato.
Le strade sono caotiche,
Le persone si affrettano
A completare gli acquisti
E rientrare in fretta nelle case.
Il freddo è pungente,  e,
Come farfalle impazzite, fiocchi
Di neve, rallegrano i bambini,
Che dietro i vetri delle finestre,
Li vedono cadere e coprire di
Bianco le strade del paese.
Il Natale è una festa magica,
Che raccoglie tutti intorno
alla propria famiglia. La serata
Si consuma tra giochi di carte,
La tradizionale tombola o
Guardando insieme un classico
Film sulla storia trita e ritrita
Della nascita di Babbo Natale.

Natale 2

Natale.   2
Luigi ha voluto far  contento
Padre Francesco, il parroco
Del suo quartiere, che ha
Raccolto, tra tutti i parrocchiani
Una discreta somma.
Ha fatto poi, con i ragazzi dell'oratorio
Un giro per conoscere quali
Dei  fedeli del suo quartiere era,
A causa della crisi, in difficoltà.
Quindi aveva chiesto al suo amico
Luigi di travestirsi da babbo Natale,
 perché la sera del 24 dicembre avrebbe
Dovuto distribuire i regali ai poveri
Della parrocchia di Ss. Annunziata.
Luigi doveva tanto a padre Francesco
E fu ben contento di aiutarlo in quella
Che, ai suoi occhi, era un'opera meritoria.
E così il bravo giovane con il classico
Completo da babbo Natale, con una bella
Barba lunga e bianca, fece il giro di quelle
 Persone che gli indicava padre Francesco,
Che l'accompagnava con la macchina.
L'esperienza per Luigi fu indimenticabile.
Più di tutti lo colpi un bambino con handicap.
Che avuto il giocattolo, lo abbracciò
Con tutta la forza delle sue braccine e lo
Baciò, piangendo di gioia.
Da quell'anno il quartiere di Ss. Annunziata
Fu molto generoso on i deboli ed i poveri.


Natale 1

Si accende l'albero di Natale.
Le luci multicolori irradiano
L'uomo seduto, sconsolato,
Sul marciapiede di via  Ruggero
Settimo, al centro della città.
Egli, povero giovane,  in
Cerca di un lavoro, parecchie
Volte promessogli e sempre
Negatogli, si è ridotto a tentare
Di chiedere l'elemosina, ma non
 ha il coraggio di chiedere o
 almeno di stendere la mano.
Luigi ha un viso serio, ''contengnoso.''
Avrebbe voglia di piangere e pensa
Alla moglie ed al piccolo Giovanni,
Non sa come farà a dar loro da
Mangiare. Ha pregato il Bambino
Gesù, che almeno gli faccia incontrare
Una persona buona che l'aiuti.
Intanto ha  visto il parroco del suo quartiere
E si vergogna di farsi vedere in quello stato.
Alza il vecchio giornale, su cui si era seduto
Per coprire il viso.
Padre Francesco ha  l'occhio lungo e si è accorto
Del suo giovane parrocchiano.
Lo conosce per  un bravo giovane, Onesto e
Laborioso. Non lo mette in difficoltà.
Senza dire niente lo aiuta ad alzarsi, lo prende
 sottobraccio e si  fa accompagnare fino alla canonica.
Gli parla bonariamente, senza rimproveri
O parole di circostanza. Poi con molto tatto gli offre
Un piccolo prestito di 500 euro e gli da appuntamento
Prima per  il santo Natale e poi per un incontro
Con un suo amico imprenditore, che ha bisogno di
Un bravo e serio operaio.
Luigi ringrazia il buon parroco , assicurandogli
Che al primo stipendio percepito, salderà  il suo debito
E rientra a  casa con una sacca piena di cibo che
Padre Francesco ha voluto donargli.
E mentalmente ringrazia il Bambino Gesù per
Il miracolo ricevuto.

scrivimi!

Scrivimi!
Se non puoi venirmi a trovare,
Ti prego, scrivimi!
Io leggerò più e più volte
Le tue lettere. Sforzati di
Scrivermi lettere molto lunghe,
 perché esse mi faranno compagnia,
Nelle lunghe notti di guardia,
Quando il tempo sembra inchiodato
Alla bacheca dei turni di sentinella.
Scrivimi ed avrò la compagnia
Delle tue parole. Immaginerò di
Averti accanto e ti vedrò intenta
A scrivere la lettera che mi parlerà
 del tuo amore e ti vedrò sorridermi,
intenta a completare il tuo piccolo
 capolavoro. Io mi imprimerò nella
Memoria ogni riga scritta con la tua
Calligrafia leggermente ondulata,
Calligrafia caratteristica, inimitabile
E comunque sempre adorabile.
Scrivimi amore, scrivimi!

Donna

Donna!
Ricordati donna, l'uomo è infido.
Ti promettere mari e monti, ma
Ottenuto quel che voleva, si
Guarderà bene di mantenere
Alcunché.
Alle sue lusinghe non prestare
Ascolto, alle sue parole mielate.
Rispondi con gomitate Tienilo
Sempre a bada, senza mai  dire
Va bene, a qualunque sua proposta.
Egli farà finta di avercela a male,
Poi uscendo incontrerà la tua amica
E comincerà ad infastidirla.
Questo è l'uomo gallinaccio e
Farai bene a mandarlo a  dormire
All'adiaccio.

lunedì 16 dicembre 2013

Rubino

Rubino.
Costruii casa nel secolo passato.
Roba d' altri  tempi,  quando
C'era la lira e i conti tornavano.
Finita la  casa, pensai bene di
Prendermi un gatto, per tenere
 lontano i topi. Detto e fatto.
Il mio gatto era color arancio,
lo chiamammo    Rubino.
Esso era un Felino molto
Affettuoso e, come tutti i
Gatti, girovago.
Questa sua caratteristica
Lo portava ad invadere
 le altrui proprietà, anche
Quelle che appartenevano
A tutti coloro che possedevano
Un autoveicolo e gli automobilisti,
Inferociti da questa sua sfida, una
Brutta sera lo travolsero. Fini così
La vita del nostro Maramao, Rubino.



Il treno.

Il treno.
Sui  binari della vita
Scivola ogni giorno
La storia infinita?
 La ferrovia nata per
Unire, molte volte
Agisce in modo non
Perfettamente coerente
E crea situazioni di
Degrado  o di .disagio
Il treno è stato simbolo
Di civiltà e di modernità,
Ma non per la nostra isola.
Per cui artisti, pittori, poeti
Hanno dedicato moltissime
Loro opere. I nostri
concittadini americani, più
Volte hanno espresso il
Desiderio di comprarsi la
Nostra bella  isola, per
Renderla il paese giardino,
Che. Essa potrebbe essere
Per la bellezza dei suoi
Paesaggi, per il clima mite,
Per la cultura, intesa come
Storia, tradizioni, monumenti.
La vita in questo lembo di
Terra, direbbe il poeta, è
Pura eterna poesia.
Ed il treno è la sua più
Alta e grande aspirazione,
Per essere non più solo
Isola, ma grande nazione.

Paese mio

Paese mio.
Il fenomeno dell'emigrazione
Colpisce senza buona intenzione,
I paesi più poveri di risorse
Materiali e o intellettuali,
Ma non culturali, bensì politiche.
In un paese, quella branca della ''scemenza''
Che si occupa dell'amministrazione
Della res pubblica, amministrata
Come un'azienda di famiglia e  dove
Si acquista di tutto per i famigliari
Con i soldi della munifica Italia,
 tutto è permesso,
Alla faccia dei contribuenti, dei
Disoccupati e dei veri invalidi.
In un paese dove impera il costume
Dell'arraffa, dei prendi i soldi e
Scappa o in alternativa, buttati in
Politica; imparare il politichese è
D'obbligo. L'alternativa è emigrare.
Oppure rompere le uova nel paniere
Ad ogni  tipo di faccendiere.

Il paradiso

Il paradiso
Come sia il paradiso, nessuno lo sa.
Solo dai morti qualcuno lo saprà.
Questi esseri, non so se privilegiati,
O se controvoglia,  a ciò condannati,
Non hanno mai rivelato, nè ai  parenti,
Nè a qualcuno  dei loro molti clienti,
Come sia e dove  sia questo dolce paradiso.
Forse esso è  nel radioso sorriso di un
Bambino. Oppure nell'ottimismo del
Disperato. Nell'animo quieto  del
Disabile. Nella Serena esistenza di chi sa
Di avere un male incurabile.
Di certo vedremo il paradiso negli occhi
Di chi ha  dedicato la propria esistenza
Ai poveri e indigenti. Ai miseri e rassegnati
Dei Popoli del grande continente Nero, che
Potrà salvarsi solo prendendo coscienza,
E non è una scemenza, della propria forza
E della potenzialità della propria  nazione.

l'eroe

L'eroe.
Con la corazza ed il cimiero
e sul braccio uno splendido sparviero,
egli cavalca sul suo docile destriero
e percorre il difficile sentiero
La sua agognata destinazione
è di re Artù la grande magione.
Egli siederà alla tavola rotonda
e conoscerà i grandi cavalieri.
Essi sono i campioni
 dell'oggi e dell'ieri.
Il nostro eroe farà il giuramento
e sarà suo precipuo intendimento
la difesa di ogni essere umano,
sia esso cristiano sia musulmano.
Egli non dovrà  fare attenzione
al sesso o al lignaggio del ferito,
aiuterà il misero con comprensione
e all'offensore darà una lezione.
Questo sarà lo spirito della sua 
missione.


La sposa del 2000

La sposa del 2000
La sposa del 2000 è allegra,
spensierata e molto, molto
innamorata. Ella all'istante
mette su casa con l'amante.
Lei è la vera rivoluzione del
millennio. Complice una
crisi economica a livello
mondiale. Coi prezzi saliti
alle stelle, i nuovi sposi
dovrebbero accontentarsi
solo delle caramelle.
Se poi, davvero volessero
sposarsi  come  da tradizione,
darebbero fondo ai risparmi
di una vita di pensione.
Dolce sposa del duemila
sii tu novella Cenerentola
ad inventare una vita da sogno
anche se tu non ne hai bisogno,
a te basta che il tuo amore
ti tenga vicino al suo cuore. 

Sicilia

Sicilia.
Sicilia,amata e bistrattata mia terra,
vittima nei  secoli di dominazioni e guerra.
Tu, perla del mediterraneo,  tu regione,
dal governo abbandonata senza ragione.
Tu,  lasciata  con le infrastrutture del secolo
scorso. Tu, feudo dei politici tangentisti,
tu, ricca di sole per il fotovoltaico.
illustre sconosciuto. Tu,  nei secoli
granaio di un'Italia matrigna.
Ancora e sempre tu,  meta della nuova
interminabile migrazione.
Ed ancora e sempre  tu, ricca di materie
prime,non ultimo il petrolio.
Ed intanto le autostrade sono sulla carta
la ferrovia è roba dell'ottocento, come
le ''strade'' regie, su cui è impossibile
transitarvi. I contadini si stanno  
organizzando in cooperativa per
acquistare gli elicotteri.
Riusciranno  ancora a  coltivare
 i loro terreni?
Dimenticavo, il ''nostro'' governo
provvederà ad aumentare l'IVA
fino al 25% e ridurre il cuneo
fiscale dello  0,001%?
Ai posteri l'ardua sentenza!

domenica 15 dicembre 2013

AMICA MIA

Amica mia.
Ti ho vista ieri  l'altro.
Uscivi dal fruttivendolo
E sei ripartita in fretta.
Non ho avuto il tempo
Di chiederti di lei. So che
È stata molto male per
Colpa mia. Per la mia
Incapacità di chiedere
Scusa e di portare alle
Estreme conseguenze
La più stupida delle
Liti. E così  ci sono
Ricascato come uno
Stupido ed una parola
 dietro l'altra, sono  passato
agli insulti ed all'inevitabile
 nuova separazione.
 Ma stavolta lei non vuole ritornare.
Ti prego amica mia, convincila
  a tornare nella nostra casa,
 in cui non ho più voglia  di  rientrare.
 Dille  quanto io mi senta solo e pentito
 di averla offesa.
 Io l'aspetterò per tutta la settimana.
Rimetterò tutta  la casa a posto
 e laverò  tutta la roba sporca,
 passerò lo straccio ai pavimenti.
Se lei non verrà vuol dire he
 non mi h perdonato.
Allora lascerò la casa e la regione
ed  andrò a  piangere i miei errori
lontano.  Non la vedrò mai più!



Il sogno.

Il sogno.
Il cielo nuvoloso e ventoso
Preparava una nuova fredda
 e  piovosa giornata invernale.
Avevo visto un bel film sul
Natale. Andai a dormire, con
Lo spirito della prossima festa,
Piacevolmente impresso sulla
Memoria e mi addormentai.
Sognai. Il paese era coperto da
 un gran manto bianco, ogni
Bruttura era seppellita dalla
  splendida  natura.
 Il panorama che  mi
si presentava  era favoloso.
 Scesi per strada e quasi
 accarezzai la soffice neve.
 Non faceva freddo, non
 c'era vento ed un pallido sole
 guardava meravigliato
quell'insolito  spettacolo.
Una volpe passava per la strada
circospetta, infreddolita,
 in cerca di cibo.
Gli uccelli volavano  basso e
con gli occhi aguzzi cercavano
 le briciole  che gli umani si
degnavano di gettare per loro.
 Bambini felici correvano in gruppo,
 scambiandosi  palle di neve e
grandi risate. La neve aveva portato
 nel paese una certa serenità,
 trasformando una giornata fredda
 ed uggiosa in una festa per tutti.
Mi svegliai e appena in  cucina,
 mi Accorsi come il sogno
 fosse diventato realtà.
Tutti e cinque uscimmo a
festeggiare con un bel pupazzo.



Quante volte.......

Quante volte

Quante volte abbiamo  visto i bambini
Giocare nei parchi, per le strade, in
Campetti improvvisati e correre dietro
Al pallone come gli uccellini in cerca
Di briciole sotto le nostre case.
Quante volte abbiamo visto delle mamme
Impegnate ad acquistare i prodotti
 da cucinare, con quale attenzione
 controllano la qualità ed il prezzo
 dei prodotti. Per poi rientrare  frettolose  a casa.
Se invece osserviamo gli uomini,
 li vediamo impegnati ai lavori artigianali,
  commercializzare i loro prodotti per strada
 o i magazzini a tale scopo adibiti.
 Ci sono anche gli operai e gli impiegati.
Se state attenti potrete individuare chi
 ha un lavoro sicuro
  e chi un lavoro precario.
Chi è ben pagato e chi invece è
vergognosamente sfruttato.
Nell'ultima scala sociale,
 ma non in quella morale,
  osserverete gli extracomunitari,
 emigranti in cerca  di una nuova patria
e  del diritto di vivere liberi.  

Al lettore.

Al lettore.
Lettore se vuoi leggere, leggi!
Non stare li a filosofare sui
Problemi esistenziali, sulla
Esistenza o meno di un Dio.
Non stare li a pensare il
Perché della venuta al mondo
Di questo essere insignificante,
Che si  chiama uomo. In effetti
L'essere umano nato, secondo
L'antico Testamento, per dominare
La natura,asservendola ai suoi
Bisogni, sta lentamente  ed in
Modo inarrestabile, distruggendo
ogni risorsa che la terra dei suoi
Padri  aveva gelosamente conservato
Pr tanti millenni.
Se tu lettore leggi, vuol dire che sei"
Abbeccezzato". Puoi quindi
comprendere quanto  sia
 importante essere osservante
  delle regole del buon vivere  civile.
 Rispettando i beni  privati  ed ancor
 più i beni pubblici.





L'acqua

L'acqua.
Di acqua sono composti gli esseri viventi,
Siano esseri deambulanti siano dei vegetali.
L'acqua si trova in natura sotto forma di
Acqua dice, nei pozzi, nelle sorgenti,
Nei laghi e  nei fiumi.
Per gli esseri viventi l'acqua dolce è
L'unica potabile. Nelle acque vi sono
Moltissimi elementi chimici ed essa
È più o meno adatta ai bimbi o agli
Anziani. Gli amministratori locali, che
 Hanno a cuore la salute dei cittadini
Residenti nei territori da loro amministrati,
Dovrebbero controllare sistematicamente
Le acque  potabili somministrate ad essi.
Dobbiamo ricordarci che chiunque abbia
A cuore, il bene di coloro che lo hanno eletto,
Ha l'obbligo di salvaguardare la sicurezza
Del territorio, istituendo il canile municipale,
Un comitato per la salvaguardia delle acque
E del patrimonio pubblico.
È opportuno che ognuno di noi collabori alla
Salvaguardia del territorio e combatta  per
Rendere più civile il proprio paese.
Fondamentale è la guerra all'inquinamento
Sotto qualsiasi forma esso si manifesti.
L'ambiente che ci meritiamo è quasi sempre
Quello che abbiamo.

sabato 14 dicembre 2013

tenera è la ........

Tenera è la .........
La notte estiva è appena iniziata
E già sembra volgere al termine.
Le strade non sono mai deserte,
Nella grande città  l'eterogenea
Popolazione non va mai a dormire.
I ragazzi hanno un bisogno
Irrefrenabile di vivere senza mai
Fermarsi, senza mai nulla chiedere
E nulla concedere, perché c'è un
Astio, un sentimento amaro nei
Confronti degli adulti, che tutto
 hanno avuto  senza mai concedere
Alcunché se non il vile denaro e
Ciò che esso può comprare.
I giovani sono ormai stufi delle
Vuote parole che i padri propinano
 Loro. Fin da piccoli essi hanno
Avuto  inculcate le idee  più 
Bislacche invece della semplice
Verità. E i ragazzi cresciuti con
Le idee balzane dei
  padri hanno
Faticato non poco  a conoscere
I veri dettami della vita ed a
 privilegiare i veri ideali.....
Per questi giovani tenera è
La  notte.




Una frustrante follia

Una frustrante follia.
Ha scoperto l'errore non voluto,
Ormai consumato, irrimediabilmente.
Si è vero nessuno rimprovera allo
Uomo alcunché, ma egli sa di
aver sbagliato, non riesce a darsi
Pace. L'ansia scava nella sua anima,
Come un tarlo che rode il cervello.
La famiglia è stretta intorno al
Povero Cristo, reo di essersi fidato
Di un essere spregevole. Incapace
Di buoni sentimenti.
Incapace di tenere la parola  data.
Il suo cuore è come l'occhio cupido
Dell'avaro e pospone alla sua avarizia
Qualunque sua virtù, ammesso che
ne abbia qualcuna.
Svegliati  uomo, sappi che la tua forza
Non è il denaro bensì la verità
Sappi ce il tuo bene non è il
Benessere economico, ma l'affetto.
Dei tuoi cari e l'affetto che ti lega
Indissolubilmente ad essi.

Frutta bio.

Frutta bio

La frutta biologica  è uno dei prodotti
Caratteristici della nostra Italia
Molte nazioni europee ed asiatiche,
Clonano i marchi italiani, sinonimi
Di qualità e  di serietà.
La filiera agro Italiana ha da sempre
Avuto l'apprezzamento della clientela
Più esigente. I recenti scandali
Dei prodotti agricoli taroccati,
Hanno portato alla ribalta le
Truffe alimentari tentate da
Aziende europee che hanno
portato  discredito  su determinati
Prodotti italiani, molto conosciuti
 Ed  apprezzati nel mondo.
L'Italia con i suoi cosidetti
Politici  non ha rivendicato
Una legge che tuteli il made in
Italy, cosa che ha creato un
Grande danno all'immagine
Della dieta mediterranea  ed
In particolare a tutti i prodotti
Italiani. Dove la politica latita,
Ecco che i cittadini si organizzano
E tentano di salvare l'agricoltura
Italiana. Si sveglieranno final-
Mente i nostri rappresentanti
Economici e sociali?



venerdì 13 dicembre 2013

Piccola poesia d'amore

Piccola poesia d'amore
Ti racconterò la  storia di Gianni e Lucia,
due giovani vissuti il secolo scorso in
 una borgata vicino a Recanati.
Lei faceva la sarta, lui  era un giovane
contadino. Entrambi   avevano
 il desiderio di mettere su famiglia.
Lui era rimasto con la sola madre,
 molto avanti in età, lei invece
 aveva tutti e due i genitori,
bisognosi di cure, ma era
rimasta solo lei in casa e
 le sorelle erano sposate,
  una in una piccola città
 vicina al confine con la Francia,
l'altra si era sposata con un Inglese
 ed abitava a Londra.
I due fidanzati facevano programmi
 e discutevano di come arredare
la loro casa, ma alla fine i loro piani
 naufragavano come castelli di carta
, perché entrambi avevano una piccola
 casetta e non avrebbero potuto mai
 abitarvi in armonia  tre famiglie.
Passò l'inverno, arrivò finalmente
la primavera. I due giovani si vedevano
 solo un paio di volte alla settimana.
Lucia tempestava il suo Gianni
di domande, pensando che queste
sue scuse per non vedersi erano
 un sintomo della sua disaffezione.
Arrivò anche l'estate e Gianni
 cominciò ad essere più euforico,
 ma arrivava sempre molto tardi
 agli  appuntamenti ed accampava
sempre le solite scuse.
Si era a metà luglio e Lucia stanca
 delle scuse di Gianni,
  aveva deciso di lasciarlo.
Quel giorno però erano appena le 14,00
  e Lucia stava ancora sparecchiando,
quando Gianni venne a bussare  e
volle  che lei con i suoi genitori
 andassero con lui in macchina
per mostrare loro una sorpresa
 che aveva preparato.
Li portò in una campagna e
 Lucia vide un  gran caseggiato,
 che non ricordava di aver
mai visto da quelle parti.
Sulla porta di casa c'era
la sua futura suocera e
Lucia capi finalmente il perché
 dei ritardi di Gianni ai loro
appuntamenti. Abbracciò forte,
 forte il suo amore e lo baciò
sotto gli sguardi dei suoi  genitori,
Sorridenti e soddisfatti.
E da allora tutti insieme
 vissero felici e contenti.

.

gioia di vivere

Gioia di vivere.
Piccolo cerbiatto correva felice
Sulle verdi praterie che
I Sioux ricorrendo le mandrie
Di bisonti migranti in cerca
Di nuovi  Pascoli , abitavano
Temporaneamente.
Piccolo cerbiatto gridava la bella
Volpe azzurra, non ti allontanare
  Dal  villaggio, ci possono essere
Orsi nei dintorni, animali davvero
Molto pericolosi.
Piccolo  Cerbiatto era troppo vivace
E perciò incontenibile.
Un brutto giorno si trovò  muso
Contro muso con un orso. Ma
Piccolo Cerbiatto non ebbe paura
 accarezzò il simpatico animale
E rientrò al villaggio  con questo
Bel amico tra lo stupore generale.
L'orso era in realtà un simpatico
Cucciolo e diventò la  mascotte
Dell'intera tribù.

plastica.

Plastica.
L'uomo ha imboccato una strada,
Ma non si sa dove essa vada.
Infinite sono le applicazioni
Di cui questa materia è di base ,
Se non componente essenziale
E molte volte  unica.
Agli inizi del secolo scorso,
Essa era pressoché  sconosciuta.
Il suo boom è di pochi decenni fa.
L'uomo ormai la utilizza anche
Come materiale industriale,
Risparmiando altre materie
Che vanno man mano esaurendosi.
La plastica era  diventato un
Problema di difficile soluzione,
Quando l'uomo ha cominciato
A riciclarla  ed a produrre plastiche
Cosiddette ecologiche.
Riuscirà l'uomo a ridurre al minimo
L'inquinamento? Ai poteri............

Non piangere

Non piangere.....
Non piangere amore,
non è così che
si possono risolvere
 i problemi. Vieni,
siediti qui!
Parliamone, può darsi
 che ragionandoci su
troviamo una soluzione
 e ciò che oggi sembra
  un ostacolo insormontabile
   domani ci farà sorridere.
 Dunque stai tranquilla,
 affrontiamo il problema
 con calma cercando
 di trasmettere a
nostro figlio la serenità,
che al momento gli manca.

giovedì 12 dicembre 2013

I continenti

I continenti.
Da dove siano nati i continenti,
Sinceramente è difficile stabilirlo.
Altrettanto difficile è stabilire
Quando, dove e come sia nato
Il ''nobilato o l'aristocrazia''
Potrebbe essere nato con
i primi uomini, quando  uno
Di essi o per coraggio, o per
Incoscienza o per un caso
È riuscito ad avere la meglio
Si di una grossa preda.
Può essere successo in una
Delle tante guerre, che  la società
Umana ha da sempre usato quale
Ricatto verso gli  altri Popoli.
Comunque questa cosiddetta
Aristocrazia è figlia della violenza
E non c'è tanto da vantarsi.
Altrimenti quanti nobili sarebbero
Consacrati in questa nostra
Società moderna?

Africa

Africa.
L'Africa è sempre più nera.
È falso. Im Africa da sempre
hanno spadroneggiato i bianchi.
 Mandela docet. Il viavai di
 negrieri, dittatori con animo
 da negrieri, gli  scafisti negri
 e non, hanno da sempre
  bistrattato questa povera nazione
 che ha da sempre fatto la fortuna
 delle altre nazioni, nei secoli passati
 Ed ancor oggi. Lo sfruttamento
 dei paesi più poveri, è stato
 sistematicamente truccato da
 difesa dei deboli ed odiernamente,
 da guerra per la Pace e battaglie
 per la democrazia.
Quale democrazia va ad appropriarsi
 dei beni (materie prime, forza lavoro,
 territorio) delle altre nazioni?
Continuano le guerre coloniali,
 sotto forma di globalizzazione
    E di pressione politica.

Svegliati!

Svegliati! Amore svegliati!
Svegliati dall'indifferenza,
Che stritola il nostro cuore,
Dalla  morsa   difficile da
Combattere nell'odierna crisi,
Che uccide ogni  residua
Nostra buona intenzione.
Ed intanto  la macchina della
Beneficenza ad ogni costo
È sempre in moto e ci tartassa
Con fotografie, che dovrebbero
Smuovere il nostro buon cuore,
Mentre il governo continua ad
Inventare nuove tasse, nuove  sigle,
Per scovare soliti grandi evasori:
Artigiani, dipendenti, pensionati
Con falsa bassa pensione e veri
Disabili. Viva l'Italia!!!!!!

mercoledì 11 dicembre 2013

Ricordati di me

Ricordati di me
Il giorno muore lentamente
E la mia sera, la mia splendida sera, 
Si va spegnendo, come un candela,
O meglio come lo stoppino  di
un vecchio lume a gas.
Finalmente verrà la notte,
La mia lunghussima notte ed
Io potrò sognare la  mia dolcissima,
Mia splendida, luminosa stella.
È la prima volta che  ho una  ragazza,
Invero una timida, semplice,ma
Carina  ragazza.
Stanotte la sognerò, andremo
Mano nella mano lungo la mia
Verde campagna. Campagna che
 io adoro. Saremo  soli con la natura,
  senza le brutture che questa crudele
 società, continuamente ci propina.
  Lei conoscerà le rive scoscese,
 che circondano il fiume Belice,
con il suo percorso immerso nel verde
 Saravuli e nella  piccola radura,
 Ricca  di castagne, le mostrerò i luoghi ,
 che mi hanno visto bambino.
 Alla fine di questo sogno la bacerò
  e le dirò  :Voglio rivelarti un segreto:
 Fino ad oggi non avevo mai Baciato
 una ragazza, se mai dovessimo lasciarci,
 Dio non lo voglia, ricordati di me
 e sappi che tu sei e sarai sempre
 il mio più grande amore!


Adcoltami ragazzo

Ascoltami ragazzo
Ascoltami ragazzo
niente ti arriverà
Dal cielo in un panierino.
La vita è ricerca,
fatica, tensione.
L'aiuto di chi
ti è vicino a volte
Naufraga in
 una stanchezza che
Coinvolge tutta la famiglia.
L'Italia è costituita
 da singole regioni,
Che seguono i
dettami della stato.
Non essere tu una
regione autonoma,
Non pretendere
di essere  capito
Al volo. Tutti
abbiamo difficoltà
Da dover superare
 giorno per giorno.
Una comprensione
degli uni  verso
Gli altri è ciò
 che può salvare  i
Rapporti esistenti,
senza deteriorarli
Ulteriormente. Ti chiedo
 quindi di riflettere
Prima di parlare o
 di urlare e di essere
Più attivo in qualsiasi campo.
Avrai sicuramente
una maggiore stima
Di te e della tua capacità
 di accettarti
E di essere accettato.

Arriverà

Arriverà
Lo so arriverà la bella stagione
Ed anche se non saranno solo
Rose e fiori, il verde sarà assicurato.
Certo il tempo non volgerà solo e
 sempre al bello. Ogni tanto ci sarà
 Un  acquazzone  e la terra ne trarrà
 giovamento. Gli alberi fioriranno
 di gemme multicolori.
 Quando poi verrà la stagione
più calda tutte le  gemme si
 trasformeranno in frutti.
La frutta verrà raccolta fino
all'autunno inoltrato ,
 a volte perfino in inverno.
E così è la vita con le sue stagioni
 e ci si incalza  ruota dietro ruota ,
 inesorabilmente.
L'uomo è in continua evoluzione,
 tecnica, sociale, economica.
 La palla a chi tocca!

Gipsi

Gipsi.
I tuoi sogni di  ragazza pon  pon
Si sono infranti quando il mondo
Della piccola pubblicità ti ha
Risucchiata come un sorbetto.
E tu allettata  da profferte di
Un contratto, che non è mai arrivato,
Hai ceduto alle lusinghe di quei
Sirenetti che hanno abusato della
 Sensualità che prorompeva dal tuo
Fisico statuario, sensuale. Poi
Soddisfatti ,come sciacalli, qual
Essi erano, ti hanno dato la fregatura
Che non ti aspettavi e sei caduta
In una prostrazione che ti ha fatto
Molto riflettere e sei tornata  al
Tuo paesello, ma purtroppo avevi
Già una bambina e  una morale
Atavica, ma molto radicata,  ti ha
Isolato,  almeno sentimentalmente.
Nessuna delle tue amiche, invece,
Ti ha abbandonato, o ti ha fatto
 Pesare le tue scelte.
 Gipsi sei ancora tanto giovane,
Torna a sperare. L'amore è sempre
Imprevedibile ed incredibile. Chissà.




energia solare

Energia solare.
La donna che tu hai Amato
E quella che tu ami ancora,
Sono la stessa persona, ma
Nello stesso tempo, sono
Persone diverse, e ciò  a volte ti
Sconvolge, rivoluzionando
Il tuo modus vivendi
Definitivamente, senza  che
  tu possa, in alcun modo,
 obbiettare. No, non puoi
 più tirarti indietro. La tua
  vita ha il cammino tracciato.
L'hai scelto tu, senza averne la
Assoluta contezza, senza  esserne
Obiettivamente  e coscientemente
Consenziente, perché non avevi  o
Non hai avuto il tempo o la capacità
Di prevedere quale tipo di vita
Avresti  dovuto vivere,  man
 mano che  operavi  le tue scelte.
La vita è come l'energia solare.
In primavera fornisce discreta
Energia, in estate accumula un
Surplus di energia, che consumerà
Nell'autunno inoltrato e nella
Fredda stagione invernale.

martedì 10 dicembre 2013

katty

Katty
Eri una  farfallina, volavi    tra i banchi della scuola
E scambiavi una battutina con tutti, perché  tu non
Avevi alcun pregiudizio per nessuno/a dei compagni
Sei sempre stata così, disponibile a fare
Un  favore a chiunque a scuola e con gli amici.
Tutti ti volevano bene perché non  dicevi  di no
In nessun caso, anche  a quei  ragazzi col braccetto
 corto quanto a dare e col braccio lunghissimo
 quando c'era da  arraffare.
Kathy,  ci fu un momento che stavo innamorandomi
  di te, ma sarebbe stato un grosso errore, saremmo
 stati una coppia di ''sbalestrati''. Ciao Kathy!

Robby

Robby
La ragazza  che mi è rimasta  nel cuore ,
Di primo acchito, non l'ho mai conosciuta,
Ma forse l'amore diventa maiuscolo dentro
di noi, man mano che conosciamo meglio
la persona a cui ci siamo legati.
Nessuno potrà convincermi mai di questo,
Perché io ho incontrato la ragazza che mi
Ha colpito come una scossa elettrica, ma
Lei si è poi volatilizzata, proprio come
 Una scossa elettrica. Non l'ho più incontrata
Per molti lunghi anni. Quando l'ho rivista
Ero già sposato ed  avevo figli. Non si addiceva
Quindi, a chi aveva già stretto un  contratto,
Mandare tutto a gambe all'aria e poi che ne sapevo
 io di Robby, se l' amore  era quello carnale,
Spontaneo, violento e non piuttosto quello sereno.
Tranquillo, ragionato. Penso di aver fatto la scelta
 Giusta, perché dopo quaranta anni sono ancora
Innamorato di mia moglie.





Cristina

Cristina
Hai saputo e voluto scegliere e non essere scelta.
Hai condotto tu le fila della tua vita.
Se hai saputo scegliere non c'è che dire, sei
Stata in gamba e nessuno può contestati alcunché.
Forse eri già da piccola che avevi la testa a segno.
Cos'è infine l'amore se non un'opportunità per due
Persone che hanno la fortuna di incontrarsi e di
Trovare tanti punti in comune. Essi stringono un
 Contratto, che si chiami matrimonio, non ha
Nessuna importanza, potrebbe chiamarsi  ''cielo''
Oppure  strong o qualunque parola anche molto
Strampalata. Tu l'amore l'hai visto con la a minu-
Scola ed invece hai privilegiato comodità,
Sicurezza, agiatezza. Secondo me hai fatto benissimo.
Cerca solo per quanto ti è possibile di dare qualcosa
  anche  agli altri.