mercoledì 30 aprile 2014

Parole d'amore

Parole d'amore
Vorresti sempre  proferire parole d'amore,
Ma  la vita spesso imbavaglia il tuo cuore.
Non è facile avere un rapporto costante,
Non si riesce  ad essere sempre  un tenero amante,
Con la Costanza di un vero certosino,
Con la semplicità e spontaneità di un bambino.
Accontentati di sussurrare dolci parole
Al risveglio dal sonno della notte e prima
Di andare a dormire. Si inizierà bene la giornata
E ci si riappacificherà se il di è stato litigioso
Ecco la ricetta del  sereno vivere in armonia.
Ecco come non soffrire d'Isteria.


La donna di colore

Il suo è un viso di certo molto bello.
Ella è stata  creata con uno scalpello
E lo scultore possiamo scommetterci,
Non è altri che il suo creatore.
L'immagine dolce che testimonia 
La bontà del suo Signore.
Ella è stata creata novella Eva
Per dare nuova linfa ad una vita
Asfittica, incapsulata in un progresso
E nelle apparenze che soffocano
La personalità dell'uomo creato
Per dare Gloria al suo redentore.

martedì 29 aprile 2014

le origini del.........

Le origini del...........
Gli abitanti della più bella isola
 del Mediterraneo, alle porte della
 vicina Africa, sono trattati alla
Stregua degli  emigranti, portati
Nell'isola dagli scafisti
L'Italia,  di gran lunga, tra le
 nazioni più matrigna dell'Europa,
Non ha cambiato di una virgola la
Politica di pescare voti, nei grandi
Bacini del sud. Quest'anno sarà lo
Anno della verità? L'anno  del
Cambiamento? Cominceranno già
Dall'oggi le infrastrutture di cui la
nostra isola ha bisogno? La nostra
Agricoltura, la più apprezzata in tutto
Il mondo è trattata dallo stato centrale,
Come la cenerentola delle fiabe. Essa
È vilipesa e derisa, ma come la Cenerentola,
Vale tanto oro quanto pesa. Questo è un
Messaggio per il premier, la Sicilia può
Non essere da meno del Veneto.



lunedì 28 aprile 2014

il ghepardo è poco conosciuto, ma la sua velocità e (la sua potenza ne fanno un grande predatore.)

il ponte di pietra.

Arco del paesaggio

e il mare pullula di piante, coralli e splendidi pesci.


 Chelmon rostratus

pianta e fiore per un o splendido panorama.

Montagne francesi attorno al Lago Lemano

mare, cielo, terra.

nella foresta è arrivato l'uomo, ma non è un invasore

scena di sopravvivenza

Da dove si riprenderà?

il cicciolo del leone.

L'ORSO!

 
L'orso!

Amor ch'a nullo amato amar prrdona.

povero gattino!

Maltrattamento di animali e pet la crudeltà e la negligenza con un pianto triste gattino gatto a guardare lo spettatore con una lacrima di disperazione come concetto della necessità di un trattamento umano degli esseri viventi Archivio Fotografico

AMORE:Passione rosso fuoco

passeggiata della famiglia di Dimboo

vi è passatodon Chisciotte con Dulcinea?

Arrestato!

E nel bosco.......

chiara, fresca, dolce acqua!

famiglia on crescita????

ASCOLTA!!!!!!!!!

E piove..........

Mi rapi il cuore........

il mondo gira,

                             


Il mondo gira e la vita passa
 e mostra le trasformazioni che avvengono in tutte
 le regioni del mondo . E dove prima il territorio
 era verde, popolato e i ragazzi e le ragazze si
 inseguivano festanti , dove con gli animali aggiogati
 all'aratro  si ravviva il terreno da seminare e tutto era
 sereno e tutto era bello, proprio là sorgeva una superstrada
 e villette a  schiera , senza neanche un polmone di verde.
 Staccato un corpo anonimo, fumigante ed  uomini come formiche,
Intente ad accumulare beni, ma non per i formicaio, ma per sciur padrun.
All'inizio di questo bell'esempio di trasformazione si leggeva,
 in una grande insegna: il villaggio della felicità.

domenica 27 aprile 2014

i due grandi condottieri della chiesa

I due grandi condottieri della chiesa
Hanno molti punti in comune.
Essi sono partiti da posizioni diverse,
Ma entrambi  hanno operato nell'est
Dell'Europa. Uno è nato ed operato
Nella sua Polonia, l'altro nato in
Italia, diventato vescovo, ha operato
Dapprima in Bulgaria, successivamente
Nella Turchia per diventare cardinale
Ed essere assegnato alla vicina Francia,
Diventerà papà nel 58, esattamente 20
Anni prima di papa Wojtyla.
Ultima analogia tra i due papi, oggi
Santi, la loro grande capacità di mediazione
Con il potere politico, perché nel 1962
Papa Giovanni riuscì a scongiurare la drammatica
 crisi che dalla guerra fredda, poteva precipitare
Il mondo in una catastrofica terza guerra mondiale.
Al santo papa Giovanni Paolo riuscì di abbattere
L'iniquo muro di Berlino. Continuerà l'opera
Il nostro papa  Francesco?


Miracolato

Miracolato.
Da cosa dipende il destino
Di ogni uomo? Forse dalla sua fede?
O dal suo rabbioso scetticismo?
Egli non crede in altro che nella morte.
Egli è rassegnato e nemmeno l'amore,
Nato all'improvviso, riesce a distoglierlo
Dalle sue elucubrazioni sulla propria vita
 passata  e sulla sua sicura prossima morte.
Riesce perfino a distruggere la propria casa
Nell'intento di negare quel che per gli altri
È un'evidenza e solo quando la scienza lo
Rassicura sul miracolo avvenuto, vinto
Dalla grazia, cede all'amore del suo Dio.

sabato 26 aprile 2014

gli animali più belli, tra quelli al servizio dell'uomo.

successo : due stalloni in polvere Gli splendidi animali,
  nel loro sfrenato galoppo.
Liberavano la loro forza,
 in una corsa libera da ostacoli
 e da pesi, che li   avrebbero
condizionati nella meta e nei
 movimenti.
Essi  nitrivano felici della libertà
loro concessa


 

l'union fait la force!

Gruppo felice di smiley dito con bolle di segno e discorso sociale chat Archivio Fotografico - 10285720Le mani decisero di fare una coalizione, che le portò  a formare
 una squadra di tiro alla fune e
vinsero sbaragliando tutti
Gli avversari. Euforici per questo
 insperato successo, decisero
 concordemente di sfidare
Il campione di braccio di ferro.
 Purtroppo avevano fatto i conti
 senza l'oste. Dovettero
Affrontare uno per uno l'avversario.
 Furono irrimediabilmente sconfitte
 e  la delusione
Che ne segui le portò a sciogliere
 la coalizione ed ognuna continuò
 la vita da sola.


la bilancia pesa realmente il valore degli esseri umani?

Gli esseri umani non possono avere un peso somatico  uguale a quello spirituale.
L'uomo è sicuramente di valore quando la sua materia grigia fa la differenza.
Allora egli vale quanto dieci, cento, mille esseri umano, ma non moralmente, perché tutti gli uomini sono uguali di  fronte all'essere onnisciente, onnipotente: il Signore Iddio.Concetto di importanza di una persona in una squadra Archivio Fotografico - 21393605

giovedì 24 aprile 2014

le mie varie........

Le mie varie........

Ero partito col mio amico Paolo,

che conosceva molto bene il

francese. Ervamo stati ingaggiati

da un grande albergo, con ristorante

di lusso. Partimmo ai primi di maggio

per la splendida città di Casablanca.

Il lunedi eravamo sempre liberi e

girovagavamo per la città. Abbiamo

visitato la moschea di Hassan secondo,

la basilica del sacro cuore, antica

basilica cattolica, e la nuova Medina

di Casablanca. I marocchini di Casablanca

erano orgogliosi della loro città, che

attirava turisti da ogni parte del mondo

e dava da mangiare a molti di loro.

Il nostro albergo era molto bello,

vi era il campo da golf con un'erba perfetta,

il campo di pallavolo e di calcetto, il campo

da tennis, che era in terra battuta ed era

l'orgoglio dell'albergo, oltre alla piscina

Olimpionica, la più bella di Casablanca.

Noi avevmo il privilegio di poter utilizzare

i suddetti impianti solamente il lunedi mattina.

La cosa più bella era che per tutto il giorno

godevamo della splendida spiaggia distante

pocchi metri dalla piscina.

L'albergo era stato costruito sulla strada

principale di Casablanca e si estendeva

per circa ootocento metri frontalmente e

aveva una profondità di circa millecinquecento

metri. La spiaggia non era però privata,

chiunque poteva accedervi vedevamo ogni giorno

bellissime donne anche con il topless.

Le più belle secondo Paolo erano le svedesi

e le tedesche, io preferivo le brune bellezze

indigene.Un bel giorno uscimmo soli io e Malika Brunilde,

bellezza indigena, che era piaciuta anche a Paolo,

e che sorprendentemente aveva scelto me, ma solo

per parlare e passeggiare insieme e niente

'' pociare,'' fu la sua ultima parola e cosi fu.

Brunilde mi portò in uno dei caratteristici

i mercati arabi e scoprii quanto a volte descritto

nelle fiabe di mille e una notte. La cosa che più

mi colpi nel baillame delle cose in vendita tra

le bancarelle fu una specie di ricetrasmittente,

in verità molto colorata e con dei tasti molto

in rilievo.L'aspetto della rice mi intrigò e

chiesi il costo dell'oggetto. ALla pretesa

di mille dinari mi ritirai in buon ordine,

ma l'arabo non mollò e dopo un tira e molla,

aiutato in ciò dalla bella Malika, l'arabo

ed io ci accordammo per 200 dinari ed era

appunto la somma che avevo con me.

Portai dunque nella mia caotica stanza la rice

e la infilai in una capiente sacca e per tutta

l'estate non ci pensai più.

A fine settembre scadeva il nostro contratto,

ma gli italiani continuavano ad arrivare

nummerosi. Il nostro datore di lavoro,visto

l'alto grado di soddisfazione del nostro

servizio e l'alto numero di nuovi turisti,

volle pagarci per quel che non meritavamo

e restammo per un altro mese. Prendemmo l'aereo

per Roma a fine ottobre e ci concedemmo un

meritato relax. Quando tornammo a casa, Paolo

volle fare il conto di quanto ci aveva reso

quella lunga estate di lavoro e ci accorgemmo

di avere in due quasi quindici milioni di lire.

Il nostro progetto era di comprare vari animali

e ristrutturare la casa in campagna che il mio

amico aveva ereditato da una zia e creare con

i dieci ettari della campagna una bella fattoria.

I soldi ci bastarono perchè il mio amico era un

mago e sapeva fare quasi tutto. Comprammo solo

i materiali Riuscimmo a ristrutturare una casa

di 160mq e un magazzino di circa 300mq, per

il quale bastò comprare due fustoni di

idropittura. Paolo riusci a collegare, con

l'acqua di un inesauribile pozzo, i due

splendidi bagni che realizzammo e la nostra

villa fu pronta. La meravigliosa zia Emilia

ci avev lasciato anche un trattorino dei tempi

delfascio, ma ancora perfettamente funzionante.

Il lavoro in fattoria cominciò allegramente, ma

la sera eravamo stanchi morti. Fu il mio amico

Giulo,che ci venne in soccorso e ci portò come

contributo una bella capra e una decina di

galline. Egli voleva aiutarci e si sarebbe

accontentato di una stanzetta e del mangiare,

senza accampare alcun'altra pretesa fino alla

prossima estate. Accettammo l'offerta di Giulio

e per dimostrargli la nostra gratitudine,

gli demmovla massima fiducia e lo autorizzammo

a fare il primo turno l'indomani mattina.

Noi avevamp trenta pecore, due montoni, quattro

vitellini ed una cinquantina di galline.

Tutti gli animali, escluso le galine, li

mettevamo al riparo insieme.

Arrivammo come Dio volle in primavera e la nostra

solitudine fini. Ci vennero a trovare le ragazze

e Paolo , fidanzato da parecchi anni, dovette

fare i conti con la sua bella. E dopo molti

litigi e qualche bacio, dovette soccombere,

non senza aver prima chiesto il mio parere.

Fu fissato il matrimonio al dodici di dicembre.

di quell'anno. Arrivò nel frattempo anche

Giorgio, amico di Giulio ed anche lui propose

quasi lo stesso tipo di contratto.

Lui però avrebbe aspettato fino all'anno

successovo per dettare le sue ulteriori

condizioni. E cosi con otto braccia, invece

di quattro il lavoro diventò meno duro.

Aumentarono i nostro ovini, non parliamo del

pollaio, che in breve rischiava di sfuggirci

di casa. Uova ne avevamo in gran wuantità,

facevamo circa 10 kg al giorno di ricotta e

formaggio. Un altro dei nostri amici aveva

un minimarket on paese e gli proponemmo

di vendergli i nostri prodotti. Tutto andò

per il verso giusto. Producemmo circa 180

quintali d'uva e riuscimmo a riempire la

grande cisterna d'acciaio che la nostra

santa zia ci aveva lasciato. Avemmo un

surplus di vino di circa 1000litri e lo

mettemmo in una cisterna di cemento che,

manco a dirlo, Paolo realizzò in un fiat.

Avevamo prodotto 300q di grano, ne conservammo,

in un angolo del grande magazzino, circa 50q

per noi e la maggior parte per i nostri animali.

Riuscimmo a spuntare un prezzo di 300 lire per

kg e incassammo subito ben settemilioni e mezzo.

Dalla vendita delle uova e della ricotta avevamo

un introito mensile di circa 2,000,000 di lire.

Se, come speravamo, avessomo venduto il vino

a 1500 lire al litro, avremo fatto un ottimo

affare. Il proprietario di una cantina di

Partinico, ci comprò il vino a 1.600 lire

al litro e la cisterna fu ripulita.Pagati tutti

i debiti contratti per la gestione dell'attività,

da un ricavo lordo di 30 milioni, ce ne rimasero

appena la metà, che si ridussero ulteriormente

dopo aver dato tre milioni a Giulio e due a

Giorgio. Essi non volevano accettare, ma da

parecchi mesi lavoravano come muli ed era

venuto il momento di sistemare il rapporto

in maniera confacente. la nostra situazione

economica era discreta. dieci milioni e mezz

in banca, quasi 60 ovini, tre mucche e un vitello, più di 100 tra galline e galli. Comprammo quell'anno una coppia di puledri, possenti.

Intanto arrivava a gran velocità una data che poteva cambiare

tutto: il matrimonio di Paolo.

E quando questa data arrivò, mi lasciò orfano del mio amico per

ben quindici giorni. Quando egli ritornò la Giovanna si impadroni della casa e dettò le prime regole. Si appropriò della cucina, che volle rendere più funzionale, comprò dei mobili nuovi e buttò

nel grande forno le vestigia della mobilia della nostra zia Emilia. poi Paolo con noi tre dovette edificare accanto alla grande casa un altro edificio e pretendeva di rimanere da sola col marito nella grande casa. Paolo si ribellò e Giovanna alla fine acconsenti acchè io rimanessi in una stanza della casa e avessi il mio bagno personale, ma Giulio e Giorgio dovettero rraslocare nell'immobile accanto. L'esistenza in cinque perse un po' del suo appeal e diventammo tutti più solitari. Solo Giorgio e Giulio stavano d'amore e d'accordo. Paolo era sempre tra le grinfie della moglie e il lavoro procedeva a rilento. E non c'era più il rendoconto settimanale, non parlavamo dei futuri progetti e gli animali sembravano risentire dell'aria greve, che si respirava nella fattoria. Un brutto giorno Giulio entrò sbadatamente nella casa padronale con le sue scarpe di campagna e

apriti cielo!La signora Giovanna lo scacciò con male parole, manco fosse un monello, che fosse andato a rubare la marmellata.

Giulio pati l'affronto e l'indomani, presa la sua borsa, se ne andò, senza nemmeno voler fare i conteggi di qunto fossero le sue competenze e nemmeno salutò Paolo, che ormai era diventato succube della moglie. Qualche giorno ancora e l'immalinconito Giprgio dette le sue dimissioni. Dovemmo prendere dei salariati, ma gli amici mi mancavano e dopo la nuova vendemmia, anch'io detti forfait. Facemmo in fretta, quasi avessi il fuoco alle calcagna, quattro conti e Paolo mi

dette dieci milioni e una bella pacca sulle spalle: se

qualche giorno volessi tornare sarai il benvenuto e potrai sempre cpntare su metà dell'azienda, cosi lasciai il mio amico dopo quasi tre anni insieme. Egli volle accpmpagnarmi in paese con la vecchia auto, che gli aveva regalato suo padre, ma per tutto il viaggio non seppe dire altro:Mi dispiace e cosi, tra un mi dispiace e lunghi minut di silenzio, arrivammo nella casetta dove un tempo abitavano i miei genitori. Mi separai da Paolo con un lungo abbraccio e un falso arrivederci. Non ci rivedremmo quasi più,

perchè io a fine anno ripartirò per Casablanca.

SECONDO CAPITOLO

Arrivai a Casablanca quaòche giorno prima di Natale. Andai

subito nell'albergo Excelsior, il proprietario, un greco

panciuto ed allegro, si ricordava di me e di Paolo. Fu

molto gentile, mi assunse, ma fu molto chiaro. i clienti

erano contati e i dipendenti dovevano svolgere, pgnuno,

varie funzioni, nosognava quindi spirito di adattamento,

fino a tempo migliori. Dovetti quindi svolgere azioni da promoter, da cameriere e varie volte, anche da cuoco.

in compenso delle mie prestazioni, fui libero due volte

alla settimana. Ritornai a bighellonare per la città.

un bel giorno ecco che incontro Malika. Me la ricordavo

bella, ma ora era splendida. Il cuore prese a battermi come impazzito. Ed ella, col viso in fiamme, avendomi subito riconosciuto, mi salutò con fare distaccato. Rimasi imbambolato per di restare a lungo. Quanto a lungo, diss'ella con voqualche minuto. La guardavo ammirato e senza sapere cosa dire. poi ripetei come un pappagallino: ciao, ciao Malika Ella, che tutto aveva compreso al primo sguardo, mi

dette la mano, lasciandomela per un lunghissimo attimo, poi sorrise e io mi sbloccai. Le raccontai che ero arrivato da pochi giorni e che avevo intenzione di restare a lungo. E lei dolce, interessata. Quanto a lungo? Ed io: Anche una vita!#

risposi serio. E cosi riprendemmo dopo tre anni il nostro passeggiare. parlammo a lungo ed io le chiesi all'improvviso.

Malika sei sposata? La domanda cosi diretta e cosi inaspettata, la fece quasi balbettare e forse capii più di quanto ella avesse farfugliato. Malika, alla mia prima permanenza a Casablanca, aveva 15 anni ed era già una donna,

ora a 18 anni, era quasi considerata una vecchia. Aveva tanto sperato che io tornassi e mai aveva perso la fiducia in ciò. es era in rotta coi propri genitori, che le volevano far sposare un cugino trentenne. Leidi in partito, non aveva voluto confrssarselo che mi amava. Quando io ero partito si accorse di rimpiangere le nostre passeggiate. E

finalmente capi che non avrebbe potuto sposare altri che me.

Ora che mi aveva davanti, era indispettita con me e cpn lei.

Aveva voglia di urlarmi non sapeva cosa ed io senza parlare,

intuendo quanto ribolliva nella sua mente, l'abbracciai e la

baciai. Per fortuna la spiaggia era deserta, altrimenti potevamo anche essere multati o addirittura essere messi in galera. Ci appartammo in una piccola saletta dell'albergo e

ci confidammo irimpianto passati e le speranze future.

Le promisi che avrei chiesto la sua mano al più presto, anche

l'indomani. Lei sorrise, finalmente serena.

Malika aveva passato dei brutti quarti d'ora, in discussioni

anche violente, con la sua famiglia. I più irriducibili erano i fratelli del padre, perchè avevano l'intenzione di farle sposare un loro nipote. Era da n paio d'anno che opprimevano la ragazza con continue proposte. Dapprima avevano cominciato con le moine e piccoli regali. poi i regali erano diventati più importanti e cosi le pressioni. Ella all'inizio aveva avuto accanto la famiglia, che eraaveva cercato benestante e lei era

la loro unica figlia. Malika Bensuna di raggiungere la Sicilia per cercarmi, ma di fronte alle pretese degli scafisti, aveva dovuto rinunciare. Ormai era vicina al Capitolamento e vedendomi all'omprovviso passeggiare tranquillamente per Casablanca, mi aveva quasi odiato. Poi ricordandosi che lei non mi aveva dato alcuna speranza di

poterla un giorno amare, si era morso le labbra e finalmente

ascoltando le mie parole ed ancor più la mia iniziativa nel

baciarla ed abbracciarla, ringraziò il potente Allah, che mi aveva riportato a lei. L'indomani chiesi un permesso al mio datore di lavoro: Dendramis ed egli saputo a cosa mi servisse

il pomeriggio libero, mi dette molti consigli e mi diede un pacc da dare alla madre di Malika e mi assicurò che avrei fatto un'ottima impressione. La famiglia Bensuna abitava a pochi isolati dall'albergo e vi andai a piedi. Un mio amico italiano, che faceva il cuoco dell'albergo mi aveva confezionato dei buonissimi biscotti per il thè.

In casa Bensuna la discussione su di me era stata accesissima.

I genitori di Malika avevano dato l'out out alla figlia. Se il pretendente non fosse stato all'altezza dei Bensuna, ella avrebbe dovuto sposare il lontano nipote di papà Bensouna.

Arrivato a casa Bensuna bussai al portone con

il maniglione d'ottone. Mi venne ad aprire una signora

ancora giovane, avvolta in un bell'abito sgargiante,

capelli lunghi, neri. Intuii dalla bellezza dei tratti,

essere ella la madre di Malika. Signora Mirjam

un presente per lei, farfugliai in un mediocre arabo, poi

consegnai al lord grntlemen arabo, Kamal, patito oltremodo della religiosissima pusa thè, gli ottimi biscotti

e kamal fu arcifelice. Tutto filò se non bene, benissimo.

Mio suocero Lamal, per scripolo di coscienza, volle mettere nero su bianco e stolò il seguente contratto di matrimonio. La fidanzata Malika Bensuna porta in dote al fidanzato Ario Sevegeno un bel podere con annesso casa da ristrutturare del

valore di circa duemilioni di lore italiane,

il fidanzato dovrà controbilanciare tale bene o dovrà avere in banca almeno due milioni di lire italiane. Addi Casablanca aprile 1985. Tale contratto fu prontamente da me controfirmato, sotto le firme autografe dei tre Bensuna.

l'indomani portai a èapà Benzuna il mio conto corrente, dove una grande banca italiana certificava un deposito a mio nome du quasi dieci milioni. Passò velocissima l'estate e scoprii

prima del matrimonio la brllezza di una dolce, innamorata Malika e dopo tanti progetti,

A settembre ci fu la tradizionele settimana di festa e di regali alle mie due donne, Malika e

Miryam, poi pensai di mettere su casa. affittai una bella

villetta e l'arredai con cucina componibile, corredata

di frigo, lavastoviglie, cucina a legno e a gas.

salotto con splendidi divani, camera da letto,

scelta da Malika, avvolgente e una sala ampia per

il thè con amici e parenti. Malika, ottima cuoca,

trovò lavoro presso il mio stesso ristorante e la

nostra vita filò d'amore e d'accordo sul lavoro

ed ancor più a casa. È inutile dire che avemmo

tre figli e voi sapete che Miryam e Kamal sono

diventati i nostri baby sytters con molta loro

soddisfazione.





 

Terzo episodio

 

 

La mia vita in Valle d'Aosta. Insegnante di origine da etnia minoritaria in paese di etnia minoritaria.

viva l'italia.!

Viva l'Italia!
La Banda del paesino dalla tarda mattinata
E fino a notte inoltrata rallegra la popolazione
Con marce briose e piccoli assaggi di musica
Classica, la più suonata, in queste occasioni,
È la gazza ladra,  ma non chiedetemi  il perché.
In tutta la nostra penisola le processioni o la
Festa del patrono vengono festeggiate al suono
Snervante della Banda musicale e colorate
 bancarelle ravvivano da sempre la festa popolare.
Viva l'Italia!!!!

mercoledì 23 aprile 2014

l'acqua da sola da spettacolo e........

DSCN1917l'acqua da spettacolo e......
Il rumore dell'acqua produce un suono allegro, argentino.
Il suo è un suono dolce, rilassante. La cascata può essere
Timida, trionfante. E a volte ella salta da altezze incredibili,
O scivola quasi in modo impercettibile, ma sempre rispecchia
La vitalità della natura ed offre sempre la sua frescura al
Viandante affaticato e dona la sua dolcezza ad ogni cuore
Innamorato.

il gatto è un animale indipendente, vagabondo e........

gattini in adozioneil gatto è un animale indipendente, vagabondo e,,,,,,,

martedì 22 aprile 2014

l'uragano

L'uragano
Un fischio, acuto, prolungato,
Un vento forte, ululante come
Un animale ferito, a cui il dolore
Lancinante non da tregua.
Poi il vento diventa terribile,
Furioso e strappa le ante delle
Finestre,  divelle anche le
Balaustre di ferro dei balconi,
Rovescia autocarri e autobus,
Le auto volano lontano e lo
Incredibile scenario che si
  presenterà all'occhio umano
Sarà di autentica  desolazione
E tutti imprecheranno contro
La natura, violentata da un'umanità
Incapace di amare se stessa.

Roma

Roma: il Campidoglio
Famose sono le oche del Campidoglio, che dettero l'allarme
Quando Roma fu attaccata nottetempo dai nemici. Ai giorni
Nostro i nemico giocano on casa e distruggono a man bassa
Il patrimonio pubblico. Questo governo metterà fine allo
Scempio che si perpetua ai danni dell'Italia?
 
ROMA

cascate d'acqua, cascate di bellezza.

foto BrasileLe cascate
Ovunque voi possiate ammirare cascate,
Più o meno ricche d'acqua, sappiate che
A monte ci sono sorgenti inesauribili, se
È vero che il pianeta terra è composta per
Il 70% d'acqua, proprio come il nostro corpo.
L'uomo riuscirà a distruggere il proprio corpo
Assieme alle risorse della natura?

l'autunno.


Si rispecchia nella palude
Il colore autunnale delle
Piante  e i due cigni, con il
Loro candore , fanno da
Contrappunto alle immagini
Nostalgiche della natura.

viola di farfalla


Non è una viola d'amore,
È semmai una farfalla, la
Cui bellezza è talmente
Evidente da farci esclamare:
Viola d'amore!

La casa delle fiabe.

La casadellefiabe.
Ho bussato alla casetta dei miei sogni.
Ha aperto la fata Turchia. Ha fatto poi
Capolino il nasuto burattino, c'era in casa
La cicogna ed un'infornata di nanetti.
Biancaneve si dava da fare in cucina,
Hansel e Gretel erano affamati, ho poi
Visto cappuccetto rosso ed un  famelico
Lupacchiotto, assomigliava ad Ezechiele,
Vi erano anche i tre porcellini,  poi ci fu
Un fuggi, fuggi generale e con la porta aperta,
Col freddo della neve e della notte, ho chiuso
La porta e........ buonanotte!

PANDA

Un anno con gli animali: le immagini da non dimenticareIl panda potrebbe sembrare un orsacchiotto,
Ma la sua dolcezza lo Rende tenero e timido come un bambino.
Lo ammiriamo allo zoo, ne parliamo benevoli quando lo vediamo
Alla televisione, ma in picchi si interessano realmente I suoi problemi.
Il panda si nutre delle foglie di un particolare albero, che l'uomo sta
lentamente  distruggendo e così facendo condannerà il panda alla
Estinzione.

Il cane è triste.

Il cane è triste.
Il suo padrone è partito
E Fido è stanco, quasi
Impaurito. Chi lo accudirà?
Chi gli darà quell'affetto, che ,
In ogni parola del suo più
Grande amico, egli sentiva
Sincero? Fido lo sa  che da
un momento all'altro potrebbe
Essere ceduto a qualche altro
Padrone e lui non si saprebbe
Adattare e sicuramente sarebbe
Morto di crepacuore.
Poi d'improvviso sente la voce
 amata. È il suo padrone, che non
C'è l'ha fatta ad abbandonarlo e
Lo riporta a casa, festante.

La mia rosa

La mia rosa.
Una rosa ti regalerò per l'amore
Con cui hai scaldato il mio cuore.
E con la mia infantile dolcezza
Scoprirò della tua anima, la bellezza.

Anche per i gatti.........'

Anche per i gatti..........
Uno speciale babbo Natale
Eccolo qui! Un essere piccolo,
Innocente, tenero, reale.
Se la figura vi appassiona, vi
Prego, non componete una canzone,
Semmai accarezzate con animo buono,
Un amico, un bambino, un essere
Bisognoso della vostra Carità.
Il Signore ve  ne ricompenserà.

lunedì 21 aprile 2014

L'iride

L'IRIDE
Il mondo è colorato.
Il bianco e Nero è appartenuto
Al passato e solo nella celluloide
E negli antidiluviani televisori  di
Sessanta anni fa.
L'uomo è un essere, che in nome
Della tecnologia investe sullo
Sviluppo in ogni campo.
È per questo Motivo che un uomo
Che si facesse ibernar, al suo
Risveglio, anche dopo una sola
Generazione, non saprebbe più
Integrarsi nella società.

Il sogno di una donna

Il sogno di una donna.
Dormiva e sul suo viso,
Un dolcissimo sorriso,
La rendeva affascinante.
La donna timida, sognante,
Crescendo restava titubante.
A vent'anni ebbe un amante.
Lei non si sapeva imporre
E di  lei l'uomo poteva disporre.
A lungo andare, finalmente
Riuscì a trovare nella sua mente
La forza del buon governo
E dalla sua vita scacciò l'inferno.
Conquistò  un  rapporto sincero
E visse con esso  in modo duraturo,
Lusinghiero..

domenica 20 aprile 2014

Emozioni

Emozioni.
Sono fragili le mie sensazioni,
 sono timide le mie emozioni.
Sono dolci le mie canzoni.
È con gli occhi dell'amore
Che guardo la donna del
mio cuor. Con la tenera
Emozione risveglio la mia
Sopita sensazione. Ti amo!

Il tempo

Il tempo.
Cos'è il tempo? Lo avete mai visto?
È forse un lungo volo di uccelli?
È il ripetersi all'infinito di duelli,
O di gare di sport estremi e non?
Il tempo è forse il periodo
Che intercorre tra un impegno
Di una certa importanza ed il
Lungo meritato riposo?
Il tempo è il lento passare delle
Stagioni perì più giovani, mentre
È il  rapido evolversi delle stagioni
Per i più grandi. Per gli anziani
Che hanno una memoria di ferro,
Il tempo è talmente caduco da
Essere passato con la velocità
Di un ramo che mette le foglie,
Matura i frutti e si spoglia di ogni
Sua bellezza, mostrando i rami
Spogli. Così è la vita!

Pasqua!

Pasqua!
Il muro di persone,
 che ti si para davanti,
È sempre così fitto, sempre
Impenetrabile e la folla assorbe
L'individuo e lo Rende anonimo,
Diverso, un  numero tra tanti.
La festa è un susseguirsi di incontri.
Tante persone, che non vedi da anni,
Improvvisamente eccole là, invecchiate
Da dieci anni e più. Le vedi sciupate,
Molto diverse da come te le ricordavi.
LA ragazzetta di un tempo, che magari
Ti piaceva è  li davanti a te, sempre così
magra, ma non più graziosa, allegra,
Pimpante. La vedi stanca, nervosa, forse
Anche un po' depressa. Ti  guardi allo
 specchio, cercando quella stanchezza e
Quel sciupio, che la vita  impone al nostro
Sguardo, alla nostra  immagine, molte volte
Scolorita, ma, in questo momento, tutto è
Tranquillo, sereno e, quasi allegro, partecipo
All'euforia generale e mi ripasso un  po'.
,

sabato 19 aprile 2014

Le mura della città santa per le tre religioni monoteiste.

Jerusalem

la sorgente

La sorgente 

L'acqua che sgorga dalla sorgente
Rinfresca con la sua limpidezza,
Donandoti refrigerio e bellezza.
L'acqua inesauribile fonte della vita,
Ti riempie nell'afosa stagione della vita,
Di una gioia immensa, infinita.
Ricordati o essere umano, che di questo
Devi sempre ringraziare il tuo Sovrano.

il denaro

Non cambiare il tuo modo di pensare.
Non è col denaro che puoi cambiare,
La tua personalità sarebbe falsata,
Neanche la tua donna che è innamorata
Ti riconoscerebbe più. Il denaro fa
Diventare  egoisti ed  avari.
Non mi dire che la pensano così i somari.
Potresti facilmente rimpiangere di aver
Pronunciato con superficialità queste parole.
Di certo si sa che i soldi non curano i
Malanni, che limitano solo i danni e se
Dovessimo scegliere un'ingente somma o
La salute, di sicuro la seconda sarebbe al
100% gettonata. Conserviamoci la salute
E l'amore per il nostro Creatore ed inneggiamo
Al nostro Dio, il Salvatore.

Ben vengala calda estate, sappiamo come riceverla.


venerdì 18 aprile 2014

e il Signore disse:ecco se vuoi passare il fiume nascerà un ponte e tu.........

Arco del paesaggio

tendaggi d'acqua pdr te, che senti caldo nell'estate cittadina.

volano......

Volano.........
Nel cielo, che minaccia pioggia,
Volano come aquiloni ubriachi,
Migliaia di uccelli multicolori
E col loro garrire, quasi sempre
Spaventano i piccoli animali
Della foresta. E come un'unica
 grande macchia di colore si
Spostano velocemente dal nord
Verso il sud e viceversa. Gli
Uomini, assai pochi, seguono
Estasiati il volo di questi uccelli
Perché, secondo le credenze indigene,
Il volo di  essi  sono forieri
Di grandi e buone novità nel loro
Habitat naturale: la foresta.

giovedì 17 aprile 2014

fiaba per te

Fiaba per te.
Non raccontarmi la fiaba di questo mondo.
Non parlarmi dell'inizio della vita,
Di quando uomini e animali vivevano in armonia.
L'uomo parlava con i suoi amici e li trattava da
Pari. Un giorno però qualcosa si ruppe e l'uomo
Non riconobbe pi nell'animale  un essere con
Un'anima ed un cuore. Egli pensò, erroneamente
Che l'animale era stato asservito ai suoi voleri e che
Poteva disporne come gli piacesse.
L'uomo antepose all'amicizia il denaro ed all'amore
Le comodità. Gli animali diventarono merce di scambio
Ed egli sfruttò quelli che erano stati compagni nel lavoro
E li maltrattò, arrivando al punto di ucciderli e mangiarne
 le  carni. In nome di ina falsa predilezione del Creatore
Nei suoi confronti, la pecora nera dell'umanità inventò la
Fiaba che nemmeno i bambini digeriscono.
L'uomo trasformò la società a sua immagine e somiglianza
E l'uomo osò addirittura vendere il figlio dell'uomo per
30 denari. E il Signore Dio degli eserciti, che avrebbe potuto
Sterminare in un fiat quest'umanità depravati, meschina,
Crudele, ha donato la sua vita per la sua Redenzione.
Gli animali da allora non parlano più con l'uomo ed egli
Li ha retrocessi a cittadini di serie b.

mercoledì 16 aprile 2014

Uomo solo

Uomo solo.
Come fai a vivere da solo, piccolo uomo.
Tu non sei fatto per la solitudine, la tua
inquietudine  ti porterebbe facilmente
Alla sciatteria, al fanatismo più radicale
Nella  scelta del tuo stole  di vita.
Nessuno vorrebbe starti accanto, nessuno
In alcun caso, tu vorresti accanto e fino
All'estremo terresti tale contegno, pur
Soffrendo terribilmente la tua scelta.
Non restare mai solo uomo, abbi la
Forza di trovare la tua anima gemella,
Ella esiste ed aspetta, trepidante, il tuo
Imminente arrivo.

Quando nasce la poesia.

Quando nasce la poesia.
L'uomo, nella sua prima evoluzione.
Quando ancora  era tra lo stato umano
E quello animale, emetteva suoni gutturali
E la sua prima espressione umana  fu la
Musica. I suoni della natura catturarono
La sua attenzione e nelle lunghe notti
Insonni egli inventò la pittura e la musica.
Secondo il sottoscritto la donna fu la
Vera artefice dell'evoluzione dell'umanità.
Ella creò la musicalità e la creatività.
Ella osservava l'agilità e la forza dell'uomo
E nella sua prima casa, la caverna, ella
Dipinse, con l'ausilio di una pietra, quelle
Scendi  caccia a cui spesso aveva assistito
E la sua mente percepiva non la crudezza
Dell'uccisione dell'animale, ma l'utilità
Fondamentale del cibo conquistato. Poi,
Con la scoperta del fuoco, è sempre la donna
A intuire l'importanza della  cottura del cibo
e le migliorie organolettiche, che con la sua
 creatività apporterà alla vita di ogni giorno.
Il bisogno di comunicare porterà l'umanità
Ad esprimersi inizialmente con gesti e con
Suoni gutturali, inventerà i graffiti e riprodurrà
I suoni della natura, finchè creerà dei suoni
Con le proprie capacità fonetiche, dando vita
Alla poesia e quindi al linguaggio.
  

lunedì 14 aprile 2014

E va......

E va.....
Il ragazzo piangeva per l'accidentale caduta.
Un bimbo rideva correndo, col filo di nylon
Del suo multicolore aquilone, libero lassù
Nel cielo blu. E poi nell'atmosfera si liberava
E il messaggio di Pace  a tutto il mondo inviava.
Liberatevi, uomini del duemila , dalle pastoie sociali,
Che mai ci vorrà tutti uguali.
Scegliete di vivere la vostra vita, come la sola che avete,
Come la sola che vivrete.
Volerà lassù nel cielo, come il mio aquilone, come il testo
 di quella famosa canzone, che inneggia alla nostra libertà'
E l bambino, Il giovane, l'uomo, il vecchio vorrà la sua
Libertà. E va........

il ciliegio in fiore

Il ciliegio in fiore,
È come un giorno di primavera
In pieno inverno,' condito 'da
Tuoni e lampi e, secondo
Il Pascoli, tutti riusciranno alfine
A vedere di nuovo il bel tempo.
Una bella giornata può capitarvi in
 qualunque momento e nel pieno
inverno gli alberi si vestono di fiori.
Quando alfine anche il delicato
Ciliegio si veste di fiori e arriva
Il santo delle rondini, abbandonate
Anch'esse al loro destino, perché
È  arduo, vivere con l'handicap.
Di un tempo inclemente ,
 l'uomo si piega su se stesso e
 prega il Dio degli eserciti, che
Lo liberi e lo preservi da ogni
Male e viene spontaneo offrire
 sull'altare della chiesa fiori di
Frutta e fiori "  del prato
 primaverile.